Politica
I parlamentari M5s: "Via Rousseau". E per Conte scoppia la prima grana

Basta monopolio: “Sul mercato ci sono migliaia di programmatori”. L’avviso all’ex premier: “Se temporeggia per trovare un compromesso con Casaleggio parte male"
Un monopolio che, a ben guardare, già con gli Stati generali 2020 ha iniziato a scricchiolare. L’associazione guidata da Davide Casaleggio, infatti, è rimasta defilata nell’organizzazione dell’evento, affidato in larga parte ad una società esterna, la torinese Avventura Urbana. Una cosa è certa: quando arriverà al pettine tale nodo ad occuparsene dovrà essere il Comitato di garanzia, composto dal trio Roberta Lombardi, Giancarlo Cancelleri e Vito Crimi. L’ex capo politico del M5s anche in virtù del fatto che, in base a quanto ha chiarito il garante Beppe Grillo, continua ad essere l’unico reggente, in attesa di sciogliere il nodo nuovo direttorio-nuovo leader.
Prima di occuparsi di servizi alternativi, però, si dovrà sbrogliare un’altra matassa intricata. Il vero tallone d’Achille per il Movimento e, viceversa, il punto di forza di Casaleggio, infatti, rimane la gestione dei dati, al momento in capo a Milano, tutti custoditi in via Gerolamo Morone, 6. Anche se più di un parlamentare ribalta la questione: “Dipende dai punti di vista. Non dimentichiamo che molti si sono iscritti a Rousseau pensando di aderire al M5s. Dunque, è il M5s ad aver fatto da traino”. Sarà così, ma il problema rimane. Cosa succede, infatti, se qualcuno si cancella dall’associazione? E’ fuori dal Movimento? Pure su questo i parlamentari si stanno interrogando. Ma la domanda numero uno per la maggior parte di loro rimane: “Quando Conte batterà un colpo?”. Perché soltanto dopo, sostengono, tutti gli altri nodi si potranno sciogliere.