Politica

I polli di Renzi

Per la seconda volta in pochi giorni son d'accordo con Matteo Renzi. Devo preoccuparmi? Sabato ho condiviso il suo viaggio a New York per la finale di tennis, oggi apprezzo il suo braccio di ferro con la minoranza del suo partito sul Senato non elettivo, alla vigilia del round decisivo in Parlamento.
E' vero, nella versione renziana il Senato non viene abolito del tutto, come avrebbe voluto l'opinione pubblica piu' arrabbiata nel confronti della Casta politica. Ma comunque si elimina il bicameralismo perfetto, evitando cosi' che le leggi vadano avanti e indietro tra Camera e Senato allungando il processo legislativo e venendo annacquate durante gli iter parlamentari dall'azione delle lobby.Come e' stato in questi ultimi 60-70 anni.

Fa bene dunque il premier a tener duro. Le resistenze di chi vuole che il Senato sia eletto dai cittadini altro non sono in realta' che pretesti figli di vecchie logiche clientelari e partitocratiche,volte a salvare seggi,potere centrale e locale,soldi e posti per la Casta. Non ci caschiamo piu'.Chi avesse ancora dei dubbi consideri che il principale oppositore di Renzi e' Massimo D'Alema che con la sua Fondazione Italianeuropei e con le sue aziende private e' ormai da anni un uomo d'affari fuori dal Parlamento e dal partito.
E se i suoi compagni furbacchioni, gufi e rosiconi gli  faranno mancare i voti in Parlamento,il premier e segretario del Pd provochi le elezioni anticipate e li lasci a casa. Ci libereremmo di vecchie cariatidi,ipocrite,chiacchierone e nullafacenti.E ne guadagneremmo tutti.

Leggi il blog di Angelo Maria Perrino