Politica
Scontro Domani-Crosetto: annuncio di querela e inciampo grammaticale
Il quotidiano parla di conflitto di interesse. Bonelli (Verdi): "Si dimetta". Il ministro si infuria e gli scappa un apostrofo di troppo (e lo ammette)
Crosetto e il presunto conflitto d'interessi. L'attacco de "Il Domani"
Il neo ministro della Difesa è finito nel mirino del quotidiano "Il Domani", che lo accusa apertamente di conflitto d'interessi per il suo recente passato da imprenditore nel settore delle armi, a partire dal 2014. Inoltre, il giornale di De Benedetti, parla anche di compensi ricevuti anche da una seconda azienda partecipata da Leonardo e Fincantieri in qualità di presidente. Conflitto di interessi? Sentito da Il Domani, Crosetto non nega di aver avuto compensi da Leonardo, ma spiega che era "lì come advisor in quanto presidente dell'Aiad. Per intenderci, io non avevo un ufficio a Leonardo, e non rispondevo a nessuno in Leonardo. Il mio compenso e il tipo di lavoro che svolgevo sono due cose distinte, nate dal fatto che il presidente dell'Aiad è indicato dalle aziende associate. Io sono stato indicato da Leonardo, che mi pagava per quell'incarico".
Dopo l'inchiesta su 'Il Domani', relativa a un presunto conflitto di interessi del ministro della Difesa, Guido Crosetto, Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza verdi e Sinistra, ne chiede le dimissioni. "Lo ridico: Guido Crosetto non può fare il ministro della Difesa. Ha curato gli interessi dell’industria militare percependo da loro redditi elevatissimi, nel 2021 quasi 1 mln di €. Un lobbista delle armi come può fare il ministro della difesa? Con rispetto, si dimetta", il suo tweet. Crosetto ha subito deciso di querelare e ha scritto un tweet, inciampando anche nella grammatica per poi scusarsi: "Scusate mi è scappato un apostrofo, lo so". Lo stesso Crosetto, in un'intervista dello scorso agosto aveva affermato: "Io alla Difesa? No, mi sembrerebbe inopportuno, dato il mio lavoro". Poi effettivamente sono arrivate le dimissioni dalle società di cui era presidente e successivamente l'incarico di ministro della Difesa.