Politica
Il turpiloquio di Sgarbi al Maxxi: tutti incaprettati dal politically correct
Dal sottosegretario potrebbe venire la proposta di un circo trasversale e variopinto di cervelli liberi per salvare il Paese dal perbenismo e dall’ignoranza
E oggi, dopo avere avvallato consapevoli, inermi e inerti tutto questo, abbiamo la faccia di bronzo di occuparci delle domande che Morgan fa a Sgarbi e di scandalizzarci per come Sgarbi gli risponda? Sapendo che Morgan è un artista e Sgarbi è marinettianamente oltre D’Annunzio? Signori, francamente, ma di che parliamo? E poi ci meravigliamo se la gente non va più a votare? E perché dovrebbe? La legge elettorale è penosa. Costruita a tavolino da chi di lobby e di altri circoli chiusi se ne intende. Elegge nominati dalle segreterie dei partiti. Senza vaglio democratico. Senza che il popolo possa dire la propria. Non è volgare insultare così l’intelligenza degli italiani? Che opzione avrebbero? Quale sarebbe la loro scelta se già si sa prima delle elezioni chi verrà eletto e chi no? Tutti incaprettati dal politically correct? È urgente che la filosofia torni a sposarsi con la politica. È necessario ripristinare la democrazia in questo Paese, una democrazia sospesa dal 2010 con sciagurate forzature istituzionali finalizzate a sovvertite il voto del popolo. C’è necessità che cervelli liberi provino a salvare l’Italia. Servono riforme vere per ridare forza alla politica e libertà di pensiero per ridare speranza ai giovani che il loro futuro non è predestinato ma che possono scrivere il copione della propria esistenza e del miglioramento sociale collettivo. Fatti.