Politica
In Italia c’è bisogno di veri capi, l’A.d. di Salini Impregilo per esempio
Ieri a Genova, con giustificato orgoglio, è stato varato il nuovo ponte che sostituisce quello crollato nell’estate del 2018. Grande la soddisfazione di tutti i protagonisti, in particolar modo quella degli amministratori locali, Sindaco Bucci e Governatore Toti, e ancor di più quella dei tanti cittadini, riconoscenti. Al loro fianco, un po’ in disparte, c’era anche Pietro Salini, l’A.d. di Salini Impregilo, l’azienda privata che, in soli 10 mesi, ha realizzato la grande opera progettata da Renzo Piano e che nel mondo vanta la realizzazione di 257 tra dighe e impianti idroelettrici, 7.250 km di linee ferroviarie, oltre 400 km di metropolitane, 52.000 km di strade e circa 350 km tra ponti, viadotti e infrastrutture varie. Numeri veramente straordinari.
Al proposito due riflessioni. La prima ci riguarda tutti. Infatti, così come ciascuno di noi tenta di sbarcare il lunario facendo bene il proprio lavoro per sé e per la propria famiglia, cosi ci piace vedere persone che fanno altrettanto, contribuendo al bene e allo sviluppo dell’intero Paese, dotandolo di mezzi, strutture e opere uniche al mondo. Ma anche la seconda riflessione riguarda tutti. Ed è che persone di questo genere sono preziose ed è a loro che si dovrebbe guardare per trovare i leader di domani. L’esempio Genova ci ha infatti mostrato che il grande nemico del nostro Paese, il cancro della burocrazia, può essere vinto e che, quando questo accade, sorgono meraviglie.
D’ora in poi questo serve al ns Paese. Veri capi, capaci di lavorare e in grado di far funzionare bene le cose. E che l’Ing. Salini, dopo aver amministrato in modo virtuoso 60mila dipendenti nel mondo, possa anche pensare di iniziare ad amministrare 60milioni di italiani è un auspicio che ci piace affidare a Santa Caterina da Siena, oggi che ne ricorre la festa come Patrona d’Italia. Sempre che Toti non sia geloso.
Di Marco Palmisano, presidente Club santa Chiara
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