Politica
Le Pen ko, per Meloni pericolo scampato. Ecco perché. E Salvini... Inside
Giorgia Meloni mantiene la leadership europea del sovranismo di governo
L’eco di questo ko inaspettato della destra francese rimbalza a Bruxelles come a Roma
Doveva essere il giorno del lancio in grande stile del nuovo eurogruppo dei Patrioti, sull’onda del successo lepenista alle legislative francesi. Lo sarebbe stato anche se il Rassemblement National avesse vinto senza raggiungere la maggioranza assoluta, come dicevano i sondaggi degli ultimi giorni. E invece da Parigi è arrivata la doccia fredda: Le Pen e Bardella, stretti nella morsa tra macroniani e sinistra radicale, si piazzano addirittura terzi e falliscono il colpaccio che stavolta sembrava davvero a portata di mano. Colpa di un sistema elettorale cervellotico, delle alleanze innaturali… Ma tant’è.
E l’eco di questo ko inaspettato rimbalza a Bruxelles come a Roma. Nella capitale dell’Ue perché si, oggi i Patrioti diventeranno ufficialmente il terzo gruppo dell’Eurocamera a scapito dell’ECR meloniano, ma - come fanno notare da Palazzo Chigi - l’unica destra che governa in un grande Paese è proprio quella di Giorgia Meloni. Certo sperava di farlo con un Macron sempre più debole e invece l’azzardo delle elezioni anticipate ha in qualche modo pagato: nel caos spetterà ancora a lui dare le carte e provare a costruire un governo “senza le ali estreme”.
Ma quell’eco rimbalza anche nella capitale d’Italia dove, pur negandolo nelle dichiarazioni ufficiali (oggi su La Stampa, il proconsole meloniano a Bruxelles Carlo Fidanza conferma la simpatia per il “blocco nazionale delle destre”), il risultato francese viene vissuto come uno scampato pericolo. Meloni, dopo la delusione dell’addio di Vox ai Conservatori, mantiene la leadership europea del sovranismo di governo e Salvini, sempre più nei panni dell’alleato riottoso che si smarca e rilancia su ogni argomento, potrà essere ricondotto a più miti consigli. Almeno questa è la speranza.