Politica
Giorgetti, viaggio di 6 giorni negli Usa. Il McCain della Lega cerca sponde
Obiettivo: riposizionare il Carroccio e lanciare il dialogo con l'amministrazione Biden
Viaggio istituzionale di alto livello per Giancarlo Giorgetti. Il numero due della Lega continua a smentire volontà di scalata alla poltrona di Matteo Salvini, però si muove da leader e prepara un viaggio di sei giorni negli Stati Uniti, dove è già stato varie volte in passato.
L'obiettivo è "posizionare la Lega su una strada nuova: lontana dal trumpismo che l’ha finora contraddistinta. Capace di dialogare anche con la nuova amministrazione democratica di Joe Biden", spiega Repubblica.
Giorgetti presentato come "McCain della Lega"
Giorgetti dovrebbe partire il 18 ottobre, nell’ultimo giorno dei ballottaggi e tornare il 24. "Sei giorni sono qualcosa di più di una visita di cortesia: sono un tour conoscitivo con degli obiettivi precisi", continua Repubblica.
"Vedrà sicuramente il suo omologo statunitense e alcune figure chiave dell’amministrazione Biden alla Casa Bianca. Fino all’ultimo, ha tentato di fare in modo che a riceverlo all’aeroporto ci fosse la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, ma alla fine l’aspirazione si è rivelata troppo alta. Vedrà però alcuni esponenti democratici del Congresso, ai quali è stato presentato come una sorta di McCain della Lega”.
Le dinamiche dietro l'organizzazione del viaggio, comunque, sono simili a quelle che fecero da apripista al al viaggio di Giorgetti oltre Atlantico nel marzo 2019, quando era sottosegretario a Palazzo Chigi con il governo gialloverde.
Durante quel viaggio, il numero 2 leghista aveva incontrato diversi esponenti dell’amministrazione di Donald Trump, tra cui Jared Kushner, genero e consigliere del presidente, Steven Mnuchin, segretario al Tesoro, e John Sullivan, allora vicesegretario di Stato.