Politica
Lega, Molinari: "Leali con Draghi, daremo battaglia stando al governo"
Governo, Quirinale, Centrodestra, M5S... Intervista di Affaritaliani.it al capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari
Lega, Molinari: "Meloni dice che non siamo più alleati? Rinunci alle poltrone". Ecco perché la Lega ha detto no a Casini al Quirinale e chi ha affossato la candidatura di Belloni
Strappo della Lega sulla scuola. State per uscire dal governo Draghi?
"Assolutamente no. Come ha deliberato il direttivo federale all'unanimità, dobbiamo incidere maggiormente sull'azione dell'esecutivo altrimenti non ha senso star dentro. In passato abbiamo digerito provvedimenti che non condividevamo, oggi non siamo più disposti a farlo. Avevamo detto che non avremmo accettato discriminazioni per i bambini e i ragazzi non vaccinati e la pattuglia leghista al governo, coerentemente, non ha partecipato al Cdm".
La Lega chiede un rimpasto di governo?
"Assolutamente no. Mai chiesto rimpasti o ingresso di ministri, chiediamo però pari dignità e alcune situazioni non sono più accettabili. Non è accettabile, ad esempio, che le posizioni di LeU pesino e contino più delle nostre. Siamo il secondo gruppo della maggioranza come numeri in Parlamento e vogliamo che la nostra consistenza nei numeri sia decisiva".
Giorgetti potrebbe lasciare il governo?
"Non penso proprio, con la sua provocazione ha voluto lanciare un segnale: dobbiamo incidere e dobbiamo essere ascoltati. Siamo stati leali con il governo Draghi, anche se questo atteggiamento ci ha fatto perdere un po' di consensi. E anche sul presidente della Repubblica abbiamo cercato di mantenere unita la coalizione di governo con gravi perdite in termini di consenso. Ma non siamo sacchi da boxe. Porteremo avanti le nostre battaglie per far valere i principi caratterizzanti della Lega".
A proposito di Quirinale, il primo obiettivo della Lega era evitare Draghi Capo dello Stato, vero?
"Lo abbiamo sempre detto, mentre a reti unificate tutti davano per scontato Draghi al Quirinale. Ci siamo opposti per due motivi: primo, non sarebbe stato affatto facile trovare un'altra figura che potesse fare il premier e tenere insieme questa maggioranza. Draghi è arrivato in un periodo di emergenza, che è stata prorogata. E quindi Draghi deve restare a Palazzo Chigi. Secondo punto, eleggere Draghi, un tecnico, al Quirinale sarebbe stata una sconfitta della politica".
Perché Mattarella bis meglio di Casini?
"L'accordo su Casini al Quirinale era stato trovato con un lavorio sotterraneo. Salvini ha preferito lasciare Mattarella in modo da avere un pareggio, perché per nessun partito il bis era la prima opzione. Casini è un personaggio politico che quando stava con il Centrodestra era un acerrimo nemico della Lega e poi nel 2018 è stato eletto con il Centrosinistra. E, tra l'altro, sul nome di Casini ci sono sirene e progetti centristi, meglio lasciare le cose come stanno con Mattarella".
Ci dica la verità , chi ha bocciato davvero Belloni?
"In primis chi l'ha proposta alla Lega e poi non l'ha più sostenuta, ovvero Enrico Letta. Poi Renzi ci ha messo il carico da 11, ma la proposta è stata fatta dal Pd e quando la Lega ha detto che era pronta a convergere il Pd ha ritirato la sua disponibilità. Anche i 5 Stelle hanno giocato un ruolo nell'affossamento, ma il primo colpevole è il Pd".
Sui 5 Stelle - lei che con loro ha governato - meglio Di Maio o Conte?
"Per l'esperienza di governo mi fiderei più di Di Maio, per quanto accaduto sul Quirinale meglio Conte".
Con la federazione di Centrodestra, Salvini ha lanciato un'Opa su Forza Italia?
"Salvini ha lanciato un appello, partendo dal Centrodestra di governo, a chi vuole essere leale. Forza Italia è uscita distrutta dal voto su Casellati e ormai ci sono più Forze Italia, qualcuno guarda al progetto centrista mentri altri, quelli con cui vogliamo parlare, sono fedeli a un Centrodestra di governo senza voler fare minestroni riscaldati con Renzi".
Berlusconi è con voi o con il centro?
"Berlusconi e Salvini si sono parlati l'altro giorno e Berlusconi è sempre stato un sostenitore della federazione. Penso proprio che sia d'accordo con Salvini".
I ministri di Forza Italia veleggiano ormai verso Renzi...
"Bisogna chiederlo a loro".
Fratelli d'Italia e la Lega sono ancora alleati?
"Meloni ha detto che non lo siamo più, ma il suo partito, grazie ai voti della Lega, ha sindaci, assessori e presidenti di Regioni. Ce lo faccia sapere, altrimenti non ha senso che continui ad avere sindaci, assessori e presidenti di Regioni. Ma, al netto degli schiaffoni che ci siamo dati in questi giorni, penso che prevarrà il buonsenso e il Centrodestra troverà la sintesi per competere con la sinistra".
Toti ormai è passato di là...
"Stesso discorso fatto per Meloni. Fa il presidente della Regione con i voti della Lega, dica chiaramente che cosa vuole fare. La coalizione non può servire per diventare presidente della Liguria e poi però fare quello che si vuole sul Quirinale".
Chi sarà il candidato premier alle elezioni politiche?
"Vedremo, dipende dalla legge elettorale. E vedremo se ci sarà un candidato premier".
Riusciranno a fare il proporzionale?
"Molto dipenderà dalle posizioni del Centrodestra".