Politica

Lega sondaggi: cala al Nord-Est e cresce al Sud. La mappa Regione per Regione

Alberto Maggi

Lega sondaggi: ecco che cosa sta accadendo in vista del voto europeo al Carroccio da Nord a Sud

Giallo Lega nei sondaggi: perde voti, è stabile o sale ancora? Secondo i dati diffusi da Emg Acqua, se si votasse oggi il Carroccio sarebbe il primo partito con il 31,9%, una crescita dello 0,1% rispetto alla scorsa settimana. Ma stando alla Supermedia settimanale elaborata da YouTrend il partito di Matteo Salvini cala dello 0,9% e torna a quota 32,3. Quindi? Che cosa sta succedendo a poche settimane dalle cruciali elezioni europee del 26 maggio? Affaritaliani.it ha elaborato le cifre delle ultime rilevazioni statistiche e il quadro che emerge è quello di una Lega in parziale contrazione, quantomeno rispetto ai massimi toccati a inizio anno, al Nord-Est (in piccola parte anche in Lombardia) e invece in costante aumento al Centro-Sud. Da qui, spiegano gli esperti, le differenze da ricerca a ricerca e il trend non chiaro.

I ritardi sull'attuazione dell'autonomia regionale e del federalismo differenziato, con il Governatore Luca Zaia sempre più nervoso, stanno causando i primi contraccolpi in Veneto dove il Carroccio, che a febbraio aveva superato a livello regionale il 40%, sarebbe rientrato verso area 36-37%. I voti in uscita sarebbero andati o verso l'astensione o a premiare le piccole formazioni e i movimenti secessionisti veneti e non altri partiti nazionali. Piccole ripercussioni si segnalano anche in Friuli Venezia Giulia e in Trentino Alto Adige, anche se trattandosi già di Regione e Province autonome non c'è l'effetto delusione per il ritardo sull'autonomia. Anche nella Lombardia di Attilio Fontana, dove comunque il tema del regionalismo è meno sentito che in Veneto, si segnala una lieve flessione intorno all'1-2% con un valore regionale sul 35% e con un'erosione di consensi soprattutto tra i duri e puri ancora in parte nostalgici della Padania delle valli bergamasche, bresciane e in generale dell'alta Lombardia. Ma il trend non è lo stesso in tutto il Nord.

In Piemonte, ad esempio, dove si voterà per le Regionali il prossimo 26 maggio insieme alle Europee, la Lega risulta addirittura in leggero aumento con picchi oltre il 30% in particolare nelle province di Novara, Vercelli, Alessandria e Asti. Carroccio stabile e nettamente primo partito poco sotto il 30% in Liguria. Nelle Regioni ex rosse il partito di Salvini trova conferme dell'ottimo stato di salute, anche se non risulta in ulteriore crescita. In Emilia Romagna si attesta attorno al 26-28% (e contende la prima posizione al Pd), stesse percentuali nelle Marche. Attorno al 25% in Toscana e in Umbria, comunque in fortissimo aumento rispetto alle Politiche del 4 marzo 2018. Nel Lazio la Lega viene data in leggera ascesa (18-20%), molto in Abruzzo (oltre il 25%) dove già alle ultime Regionali aveva fatto il pieno di voti.

E' soprattutto nel Sud - Campania, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia - dove rispetto ai dati di gennaio/febbraio il Carroccio mostra una costante tonicità e un incremento medio del 2% con punte anche del 3/4 in alcune zone. Nelle Regioni del Sud i dati in vista delle Europee parlano di un 22-24% circa con aree più basse (ad esempio Napoli intorno al 15%) e altre nettamente più alte come alcune province della Sicilia, della Basilicata e della Puglia. In Sardegna, infine, dove alle ultime Regionali la Lega aveva fatto 'solo' poco più del 10% ma per la presenza autonoma del Partito Sardo d'Azione (che invece alle Europee rientra nel Carroccio), i sondaggi vedono un valore attorno al 21-23%.