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Legge 151: cos'è e come funziona
Cos'è la legge 151 e perché è necessario conoscerla per chi assiste un disabile? Te lo spieghiamo nel nostro articolo.
Cosa dice la legge 151
La legge 104/92 è il riferimento legislativo "per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" mentre la legge 151 offre accesso al congedo straordinario, ovvero un periodo di assenza dal lavoro di 2 anni in totale con una retribuzione pari a quella del mese di lavoro precedente al congedo. Il limite va considerato complessivo tra tutti gli aventi diritto e per ciascun disabile grave e la decorrenza è immediata dalla data di presentazione della domanda. Il congedo è frazionale anche a giorni (interi ma non a ore) o per anno.
Il congedo straordinario e i permessi retribuiti per assistere familiari disabili non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l'assistenza alla stessa persona disabile in situazione di gravità. È fatta eccezione per i genitori, anche adottivi, di figli disabili in situazione di gravità a cui viene riconosciuta la possibilità di fruire di entrambe le tipologie di benefici per lo stesso figlio anche alternativamente, fermo restando che nel giorno in cui un genitore fruisce dei permessi, l'altro non può utilizzare il congedo straordinario.
Legge 151 requisiti
Per poter accedere ai benefici della legge 151 e quindi al congedo straordinario si devono possedere alcuni specifici requisiti:
- essere lavoratori dipendenti (compresi i contratti part-time)
- deve sussistere una situazione di disabilità grave (riferimento art. 3 comma 3 della legge 104/92) certificata dalla Commissione Medica Integrata ASL/INPS (riferimento art. 4, comma 1 L. 104/92);
- mancanza di ricovero a tempo pieno (inteso per tutte le 24 ore, presso strutture ospedaliere sia pubbliche che private, con assistenza sanitaria continuativa) del familiare in situazione di disabilità grave
- È necessario il requisito della convivenza (residenza, luogo in cui la persona ha la dimora abituale, anche nel medesimo stabile allo stesso numero civico) per coniuge (valido anche per unione civile), figli, fratelli o sorelle, parenti entro il terzo grado
Non possono richiedere il congedo straordinario:
- lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari;
- lavoratori a domicilio;
- lavoratori agricoli giornalieri;
- lavoratori autonomi;
- lavoratori parasubordinati;
- lavoratori con contratto di lavoro part-time verticale , durante le pause di sospensione contrattuale
L'ordine di priorità per i lavoratori dipendenti che richiedono il congedo straordinario sono:
- coniuge convivente (anche in caso di unione civile) della persona disabile in situazione di gravità;
- il padre o la madre (compresi gli adottivi e affidatari) della persona disabile in situazione di gravità
- figli conviventi della persona disabile in situazione di gravità
- fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravità
- parente entro il terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravità
Non è possibile richiedere il congedo straordinario durante il ricovero a tempo pieno della persona disabile da assistere (circolare INPS 3 dicembre 2010, n. 155), fatte salve alcune eccezioni previste dalla legge (circolare INPS 6 marzo 2012, n. 32):
- interruzione del ricovero a tempo pieno del disabile per effettuare visite e terapie appositamente certificate;
- ricovero a tempo pieno di un disabile in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine;
- ricovero a tempo pieno di un soggetto disabile in situazione di gravità per il quale sia richiesta dai sanitari della struttura la presenza della persona che presta assistenza
Legge 151 come funziona la presentazione della domanda
E' possibile fare richiesta per il congedo strarodinario esclusivamente per via telematica via:
- via web attraverso il servizio dedicato all'INPS
- enti di patronato e intermediari dell’INPS
- Contact Center Multicanale: 803164 (gratuito) da telefono fisso o 06164164 (a pagamento) da mobile