Politica

Leopolda 9, grande partecipazione, Renzi galvanizzato: prove di nuovo partito?

Marco Zonetti

Il "popolo di Matteo" ha risposto in massa alla chiamata dell'ex Presidente del Consiglio. Partirà da qui la sua nuova avventura politica?

La nona edizione della Leopolda è un grande successo di pubblico. Il popolo renziano è accorso in massa per celebrare il suo leader abbattuto dagli elettori ma senz'altro non avvilito. La sala gremita di fan lo galvanizza, e pare di vedere il Matteo Renzi dei tempi d'oro, quando non soltanto i suoi simpatizzanti ma anche il Paese era in luna di miele con lui.

"Ritorno al futuro" è il titolo della kermesse di quest'anno, con tanto di omaggio al film omonimo con la DeLorean sul palco. Un'idea sfottutissima sui social network, i cui utenti si sono scatenati nel sottolineare l'età avanzata dei partecipanti. Ma in realtà vi sono anche giovani e giovanissimi in sala, quei Millennials che non hanno voltato le spalle all'ex Presidente del Consiglio per rifugiarsi nelle braccia dei grillini o dei leghisti, oggi in auge e al governo del Paese.

L'entusiasmo nella platea è quello delle grandi occasioni, e tra il pubblico serpeggia - silenziosa ma non meno incalzante - la domanda: "Quando nascerà il nuovo partito di Matteo?".

Il convitato di pietra, Nicola Zingaretti, colui che potrebbe insidiare la vittoria del candidato renziano alla segreteria del Pd (chiunque egli o ella sarà, visto che Marco Minniti ha annunciato di non essere intenzionato a correre per la carica), ha scelto di non partecipare alla Leopolda e di guardarla da casa, "ma non per antipatia" ha tenuto a precisare. Pure, nel popolo renziano accorso alla kermesse di Firenze, il malcontento verso un Pd che ha "tradito" il segretario Renzi "consegnando l'Italia alla Lega e al m5s" è diffuso ed espresso quotidianamente sui gruppi facebook vicini all'ex sindaco di Firenze. Accuse che vengono respinte al mittente dai detrattori di Renzi e dagli "zingarettiani", secondo i quali è stato lui a regalare la vittoria al Movimento 5 Stelle e al Carroccio.

Un'atmosfera pesante, quella che regna nel Pd tra le varie correnti, e non esattamente favorevole a una riscossa; per giunta - malgrado la grande partecipazione di pubblico - è difficile immaginare che la Leopolda possa rappresentare un punto di partenza per ricucire i tanti dissidi con i non renziani. Oltre al fatto che, come dicevamo più sopra, il popolo di "Matteo" reclama una scelta di campo e una decisione drastica, ovvero quella di abbandonare l'ingrato Partito Democratico e fondare un partito personale.

Dato da molti per definitivamente decotto, odiatissimo dalla maggioranza del Paese, anche da un'ampia fetta dell'elettorato di Sinistra, ma al tempo stesso idolatrato dai suoi (ancora numerosi) fan e fedelissimi, Renzi sembrerebbe avere soltanto questa possibilità per poter restare nell'agone politico da protagonista (e senza la scomoda e limitante palla al piede dei detrattori interni).