Politica
Liguria, la candidatura per il Csx di Orlando rischia di saltare. Colpa dello scontro Conte-Grillo
Il garante del M5s in quella regione può dare del filo da torcere all'ex premier. Ma la Sinistra litiga anche su Renzi e sul suo eventuale ingresso nella coalizione
Liguria, non c'è accordo sulla candidatura di Orlando. Avanza Pirondini per il Csx
Il weekend del 27-28 ottobre si avvicina sempre di più, ma ancora sia la sinistra che la destra non hanno sciolto i loro dubbi sul candidato presidente per la regione Liguria. Si tratta di quella poltrona lasciata da Giovanni Toti dopo l'inchiesta per corruzione. Si vota tra due mesi e il tempo stringe, ma per motivi diversi i due schieramenti non riescono a decidere. I partiti che compongono la maggioranza sono indecisi su tre nomi. Ilaria Cavo, fedelissima di Toti che resta in pole, ma non vanno trascurate le altre due candidature civiche, si tratta - riporta Il Corriere della Sera - dell’imprenditore Beppe Costa e dell’armatore Stefano Messina. Nel centrosinistra, invece, la situazione sembra essere ancora più ingarbugliata e incerta. Non incide solo la scelta del candidato, ma anche la battaglia interna nel M5s tra Conte e Grillo e la decisione su Matteo Renzi, includerlo o escluderlo dalla coalizione.
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Per il centrosinistra - prosegue Il Corriere - si è candidato Andrea Orlando ma i 5 Stelle gli hanno contrapposto un loro esponente, Luca Pirondini. "E non è una candidatura di bandiera" fanno sapere dal Movimento, dove ribadiscono il loro no all’ingresso di Matteo Renzi nella coalizione. Dunque è stallo. Una situazione inevitabile, dopo la lite tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Il fondatore del M5s, come è noto, è genovese, ed è in Liguria che può dare del filo da torcere all’ex premier. Si spiegano così le incertezze di Conte in quella regione e le fibrillazioni del Movimento. Ma Andrea Orlando si è stufato di aspettare. L’esponente del Pd vorrebbe che i partiti del centrosinistra, a cominciare dal suo, decidessero in fretta.
Al telefono con la segretaria Elly Schlein, Orlando ripete quasi ogni giorno che occorre "accelerare i tempi". Ma ieri sera un Orlando sconsolato confidava ai fedelissimi: "Adesso basta, mi prendo un po' di tempo per riflettere. È giusto che la coalizione possa valutare senza imbarazzi la proposta dei 5 Stelle di Pirondini e la sua capacità aggregativa. Il centrodestra non ci farà regali e dobbiamo contare sulla nostra capacità di costruire una proposta convincente". È difficile che nel centrosinistra si giunga a una decisione prima della prossima settimana, anche se Schlein e Conte dovrebbero sentirsi a giorni per riuscire a trovare la quadra. Nel frattempo, Matteo Renzi aspetta.