Politica

Liste Pd, Letta sbotta con i suoi: "Il taglio dei seggi lo avete votato voi"

Ira da parte degli esclusi, il renziano Lotti: "Si è preferito chi sputava sui dem". Rifiuta Vincenzo Amendola, no anche da Alessia Morani. Fuori Valeria Fedeli

Liste Pd, scoppia il caos. La resa dei conti all'interno del partito

Le scelte fatte dal segretario Enrico Letta hanno generato il caos nel Pd. L'ufficializzazione delle liste con i nomi dei candidati per le prossime elezioni politiche del 25 settembre ha fatto scatenare tutta la rabbia degli esclusi. Ma il leader dei dem rispedisce al mittente tutte le accuse ricevute, generando ulteriori tensioni all'interno del partito. "La gran parte dei parlamentari uscenti ha votato il taglio dei seggi e il Rosatellum. Io no". Letta - si legge sul Corriere della Sera - non si lascia scomporre dalle proteste che hanno accolto il varo delle liste. Recriminazioni, minacce di uscita dal partito, rifiuti di posti non blindati. A far rumore l’esclusione di Luca Lotti, ex braccio destro di Renzi rimasto nel Pd, quando, con la scissione di Italia viva, recrimina lui, "rischiava di sparire". La sua componente Base riformista, guidata dal ministro Lorenzo Guerini, non ha partecipato al voto. "Si è preferito chi sputava sul Pd" accusa lui che, con Renzi, parla di scelta di "rancore".

Molti i delusi. Il sottosegretario Vincenzo Amendola, per ora, - prosegue il Corriere - rifiuta il terzo posto nella proporzionale a Napoli per il Senato. Letta gli rivolge "un appello ad accettare, visto che l’Europa sarà centrale nella campagna elettorale". Alessia Morani rifiuta la candidatura a Pesaro. Esclusa l’ex ministra Valeria Fedeli e Fausto Raciti. A Monica Cirinnà, che protestava, Letta ha fatto capire che "non c’è un solo alfiere dei diritti": tra i candidati anche Alessandro Zan , della legge contro l’omotransfobia. Nessun candidato tra i consiglieri comunali e gli assessori del Comune di Milano. "Ho dovuto rinunciare a molti nomi validi, miei e di altri. Sacrifici inevitabili", dice Letta ringraziando "lo spirito di unità" di Barbara Pollastrini e Roberta Pinotti che si sono tirate indietro come Luigi Zanda. E ai suoi confessa: "Sono sollevato. Mi aspettavo di peggio".