Politica

Lollobrigida: "Io razzista? No, non sapevo della teoria complottista nazista"

Il ministro dell'Agricoltura: "Se siamo italiani e pensiamo che i nostri valori debbano essere tutelati dobbiamo difenderli"

Governo, Lollobrigida: "Esempi clamorosi di sostituzione etnica"

La frase del ministro dell'Agricoltura e braccio destro di Meloni Francesco Lollobrigida, continua a far discutere. L'esponente del governo sulla questione migranti ha parlato di "rischio di sostituzione etnica". Lollobrigida prova a chiarire: "Non sono un razzista. Nelle mie parole - spiega al Corriere della Sera il ministro - non c’era alcun riferimento a visioni ben lontane dalla mia formazione. Non credo sia corretto definirmi ignorante perché fino a ieri non sapevo chi fosse il signor Kalergi. Ho letto molto nella vita, ma non perdo tempo con folli e complottisti a cui la sinistra dedica molta attenzione. Non conoscevo la teoria del complotto mondiale, nella mia vita ho preso distanze siderali da chi immagina complotti internazionali, e altre follie di questa natura. E ricordo alcuni esempi clamorosi di sostituzione, perpetrati dal fascismo in Alto Adige, da Stalin con la russificazione dell’Ucraina o da Putin in alcune aree del Donbass".

"Se siamo italiani - prosegue Lollobrigida al Corriere - e pensiamo che i nostri valori debbano essere tutelati dobbiamo difenderli, con la nascita di bambini così fortunati da venire al mondo in Italia. Senza ostacolare l’integrazione, ma senza cancellare la nostra cultura a vantaggio di altre. Si può diventare italiani anche venendo qui, lavorando, apprezzando il nostro modello e giurando sulla Costituzione, pietra miliare che distingue i cittadini italiani dal resto. Sono contrario all’uso politico della parola razza e ritengo che stoni nella nostra Costituzione. Si sta cercando di fare un caos sul tema serissimo della denatalità e sul tentativo di mantenere il nostro modello".