Luigi Di Maio fa "cose di sinistra" e Fratoianni e Rizzo glissano - Affaritaliani.it

Politica

Luigi Di Maio fa "cose di sinistra" e Fratoianni e Rizzo glissano

Giuseppe Vatinno

Luigi Di Maio si occupa di chi lavora, cosa che la sinistra non fa da decenni

Quello che non si capisce della campagna elettorale della “sinistra a sinistra del Pd” (ci vuole poco, essendosi con Matteo Renzi il partito spostato alquanto a destra) è cosa si vuole dal governo e, nello specifico dal ministro del Lavoro (e dello Sviluppo economico) Luigi Di Maio.

Si capisce che Nicola Zingaretti non plauda a misure “di sinistra” come il decreto dignità, il reddito di cittadinanza e il salario minimo orario, perché -come detto- il Pd ha la coscienza sporca di una politica fatta agli antipodi dei lavoratori, basti guardare il job act e l’abolizione dell’articolo 18 da parte del governo Renzi, ma almeno Nicola Fratoianni dovrebbe plaudire in un tripudio di bandiere rosse sventolanti al vento ancora freddo del Cremlino ed invece no, tace.

Anzi, di più. Tace su queste misure eccezionali per il benessere dei lavoratori e dei disoccupati -che dovrebbero essere il suo elettorato di riferimento- ed attacca invece su quanto ancora si possa fare e non è stato fatto.

Si vede che proprio non ha ancora capito la lezione elettorale che è stata impartita al “cugino”  (almeno come famiglia politica) Renzi.

Ormai i ceti popolari sono stati traditi ed abbandonati dai cosiddetti partiti di sinistra e proprio questo atteggiamento di amore per le tartine al salmone e lo champagne ha provocato l’ondata populista mondiale.

Ancora si sente Michelle Obama tutta ingioiellata come la Madonna di Pompei, con abiti firmatissimi e costosissimi, pontificare sui poveri di Chicago.

Ma non fa ridere?

No, fa incavolare.

E proprio da questo, come detto, c’è stata la reazione che negli Usa ha preso la forma dell’elezione di Donald Trump.

Eppure ancora a “sinistra della sinistra” non si riescono ad apprezzare le misure sociali varate dal governo e specificatamente da Luigi Di Maio, dopo decenni di fregature ai poveri e agli ultimi.

Ma la classe lavoratrice non è stupida e alle urne ci vede molto bene e quindi questi atteggiamenti alla fine si riveleranno dei veri e propri boomerang elettorali.