Politica
M5s, Grillo conferma il no al terzo mandato. In 110 pronti ad andare con Conte
Da Di Maio a Bonafede, da Toninelli a Taverna, in tanti rischiano di chiudere l'esperienza politica con il governo Draghi. Sperano in un partito dell'ex premier
M5s, Grillo conferma il no al terzo mandato. In 110 pronti ad andare con Conte
Il M5s continua nella sua guerra interna. Ogni giorno si aggiunge un ostacolo in più. Come se non bastasse il problema legato alla piattaforma Rousseau e ai rapporti tesi con Davide Casaleggio, adesso anche Grillo rincara la dose e conferma il tetto del secondo mandato. Per questo - si legge sul Corriere della Sera - un importante gruppo di parlamentari si sta muovendo su due fronti. Da una parte la linea del silenzio sulle parole del garante e dall'altra la speranza che Giuseppe Conte possa cambiare le cose, fuori o dentro al Movimento. Una cinquantina di deputati, diciannove senatori e una quarantina di consiglieri regionali si stanno confrontando su come muoversi. Chiedono chiarimenti e agitano i gruppi del Movimento, specie a Montecitorio e a Palazzo Madama. Neofiti delle Aule contro parlamentari ormai navigati: uno scontro generazionale che sta diventando anche geografico.
Ma la pattuglia dei 110, - prosegue il Corriere - più che a Grillo, ora guarda a Conte. "Aspettiamo un suo messaggio: solo dopo aver ascoltato cosa dirà, decideremo il da farsi", confida un M5S di peso. E non a caso c’è chi, come l’ex sottosegretario Vincenzo Santangelo, attende: "Ad oggi la regola esiste. Se domani verrà confermata anche da Conte, la rispetterò con la massima serenità tornando al mio lavoro di architetto, nel caso contrario valuterò la mia eventuale terza candidatura. Tra chi rischia ci sono tutti i big—da Luigi Di Maio a Paola Taverna, da Alfonso Bonafede a Danilo Toninelli — e anche i volti noti delle Regioni come Roberta Lombardi, Antonella Laricchia e Sara Marcozzi.