Politica
M5s, le rendicontazioni sono in tilt. Più di uno su quattro non versa le quote
I probiviri danno l'ultimatum, ma è il caos: in ritardo ci sono anche i big: Taverna, Fraccaro, Sibilia e Morra tra gli altri
M5s, le rendicontazioni in tilt. Più di uno su quattro non versa le quote
Il M5s continua a dover gestire una situazione sempre più esplosiva al suo interno. Oltre alla difficile ricerca di un nuovo leader è emerso il problema della rendicontazione, ormai il versamento delle quote, marchio di fabbrica dei grillini, è diventato un caos. Nell'elenco dei "morosi" - si legge sul Corriere della Sera - ci sono anche diversi big, e la questione diventa complicata anche per i probiviri, che hanno dato un ultimatum: entro agosto le restituzioni dei soldi o verranno presi provvedimenti disciplinari. Su 296 parlamentari ben 79 non restituiscono più da gennaio: più di uno su quattro. Nel Movimento adesso i morosi hanno anche nomi altisonanti, come l’aspirante leader Paola Taverna, il sottosegretario a Palazzo Chigi Riccardo Fraccaro, quello agli Esteri Manlio Di Stefano, quello dell’Interno Carlo Sibilia e il presidente dell’Antimafia Nicola Morra.
Da gennaio - prosegue il Corriere - tutti non rimborsano più parte della loro indennità (2.300 euro mensili minimo). La legislatura dovrebbe proseguire fino al 2023 e allora sempre più eletti hanno deciso di smettere di rimborsare. E ora anche i probiviri sono più soft: cacciare altri deputati e senatori farebbe perdere ulteriore peso ai pentastellati. Un quadro così pesante, che il Collegio dei probiviri, il «tribunale interno» del M5S, ha inviato una lettera a tutti i morosi, diffidandoli per le mancate rendicontazioni, chiedendo loro di restituire quanto dovuto entro agosto, evocando «consequenziali provvedimenti».