M5s, Processo Marra: Raggi pronta a testimoniare, ma per lei inizia l'incubo - Affaritaliani.it

Politica

M5s, Processo Marra: Raggi pronta a testimoniare, ma per lei inizia l'incubo

Marco Zonetti

Il processo all'ex braccio destro può riaprire la faida con Grillo e la Lombardi, decretando la fine della sindaca e della giunta

Virginia Raggi si è detta pronta a testimoniare al processo che vede imputato il suo ex braccio destro Raffaele Marra, accusato assieme a Sergio Scarpellini di concorso in corruzione. «Se e quando mi chiameranno andrò perché è un dovere previsto dal codice e quindi si rispetta» ha dichiarato con apparente nonchalance.
Eppure, il processo all'ex deus ex machina della giunta Raggi, nonché l'uomo cui la giovane donna - deve più di ogni altro - la poltrona di sindaca è pronto invece a trasformarsi in un incubo per la prima cittadina e, di conseguenza, per il m5s.
Questo perché, se la Raggi dovesse mostrarsi troppo collaborativa con Marra, riaprirebbe le ferite mai rimarginate della guerra fratricida contro Roberta Lombardi, risultata vittoriosa nel momento in cui Beppe Grillo decretò che l'ex finanziere trilaureato dovesse essere allontanato. Una decisione drastica e difficile, dalla quale fu sollevata grazie all'arresto "provvidenziale" del suo uomo di fiducia. 
La Lombardi definì Marra "il virus che ha infettato il Movimento", dichiarazione avallata e sottolineata da Beppe Grillo... pertanto, un rinnovato sodalizio fra la Raggi e l'imputato nell'aula di tribunale tornerebbe a spalancare forzatamente le porte del caos, chiuse per ora con il semplice nastro adesivo.
Se invece la Raggi dovesse voltare le spalle al suo ex braccio destro, quest'ultimo potrebbe metterla in difficoltà riesumando presunti scheletri nell'armadio ("se parlo io cade tutto", dichiarava qualche mese fa) che metterebbero in difficoltà non solo la sindaca ma anche l'ex vicesindaco e ora assessore allo Sport, ovvero Daniele Frongia, presente assieme a Raggi, Marra e Salvatore Romeo nella famigerata chat dei "quattro amici al bar". Senza le capacità, le competenze e le entrature di Raffaele Marra, la sconosciuta ex addetta alle fotocopie nello studio Previti, sarebbe mai potuta arrivare alla poltrona di sindaco della Capitale? 
E c'è chi dice che, da quando Raffaele Marra - il vero sindaco di Roma, secondo molti - non c'è più, la situazione dell'Urbe è notevolmente peggiorata fino a raggiungere il punto di non ritorno. 
Insomma, come la giri la giri male. Il processo di Raffaele Marra è una spada di Damocle pronta a cadere sulla testolina della sindaca Raggi minacciando di decapitare lei e tutto il M5s romano e nazionale. 
L'udienza è aperta. E presto, forse, anche le porte dell'Inferno per la sindaca e il Movimento tutto.