Politica

Manifestazione Lega, parlano solo i 3 leader. Ma Berlusconi 'agita' i leghisti

Alberto Maggi

Manifestazione Lega a Roma contro il governo: il dietro le quinte. Inside Affaritaliani.it

Solo tre oratori in piazza San Giovanni a Roma, sabato 19 ottobre in occasione della manifestazione organizzata dalla Lega contro il governo giallo-rosso alla quale hanno aderito prima Fratelli d'Italia e successivamente anche Forza Italia. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, a parlare saranno soltanto i tre leader: Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. A chiudere la manifestazione sarà il leader del Carroccio, padrone di casa, su questo non ci sono dubbi, resta un punto di domanda su chi farà il primo intervento e chi il secondo. In teoria, stando ai numeri in Parlamento e a quelli delle scorse elezioni europee del 26 maggio, l'ex Cavaliere dovrebbe parlare per penultimo ma gli ultimi sondaggi hanno ormai certificato il sorpasso di Fratelli d'Italia sugli azzurri.

Quasi sicuramente sul palco, almeno nelle vesti di oratore, non ci sarà il Governatore della Liguria Giovanni Toti, leader di Cambiamo! dopo la scissione. La conferma ufficiale sulla scaletta degli interventi, comunque, non c'è ancora e nel Carroccio qualcuno teme l'"esuberanza" di Berlusconi con la preoccupazione che possa lanciarsi in "strane battute" rubando in qualche modo la scena al segretario leghista. Salvini si è dichiarato "felicissimo" per la partecipazione di Forza Italia ma se con la Meloni il feeling è tornato quello di una volta, dopo la caduta del governo Conte I, con l'ex Cavaliere i rapporti sono più freddi. Però, come spiegano da Via Bellerio, una volta che il leader azzurro rompe gli indugi e decide di venire in piazza contro l'alleanza M5S-Pd-Italia Viva-LeU è praticamente obbligatorio consentirgli di parlare.

Sempre nella Lega il timore è di qualche piccola contestazione, o quantomeno di una fredda accoglienza, per Berlusconi da parte del popolo del Carroccio, visto il passato flirt con Matteo Renzi (Patto del Nazareno) e le ultime posizioni sull'Unione europea a favore sia di Ursula von der Leyen sia del commissario italiano Paolo Gentiloni. Insomma, se il Centrodestra ritrova sabato nella Capitale la sua plastica unità non mancano incertezze, paure e dubbi sullo svolgimento della manifestazione. Chi parlerà per secondo? La Meloni scavalcherà Berlusconi come è accaduto nei sondaggi? Come verrà accolto il leader di Forza Italia dalla base leghista? E che fine farà Toti?