Politica
Manovra, Osnato (FdI): "Nessuna paura di Europa e agenzie di rating"
"Possibili aggiustamenti tecnici in Parlamento". Intervista
"Quando il governo Meloni decide di contraddire le decisioni di Bruxelles o di Francoforte lo fa, anche in modo deciso, sui tavoli appropriati, ma la tenuta e la serietà sui conti pubblici è una regola che - prima dell’Europa - ci siamo dati da soli"
"Credo che davvero il Presidente Meloni ha fatto più di quanto era immaginabile in questo contesto per dare risposte a famiglie e imprese e tutto senza aumentare le tasse, anzi, diminuendole in taluni casi". Lo afferma ad Affaritaliani.it il presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato di Fratelli d'Italia, commentando la Legge di Bilancio per il 2024 varata ieri dal Consiglio dei ministri.
Alla domanda se il governo e il Centrodestra abbiano avuto paura della bocciatura da parte dell'Europa, Osnato risponde: "Nessuna paura: quando il governo Meloni decide di contraddire le decisioni di Bruxelles o di Francoforte lo fa, anche in modo deciso, sui tavoli appropriati, ma la tenuta e la serietà sui conti pubblici è una regola che - prima dell’Europa - ci siamo dati da soli".
Per i redditi sopra i 35mila euro non c'è nulla e chi guadagna più di 50mila euro addirittura ci perde. Non temete di deludere il vostro elettorato? "Il nostro è un elettorato maturo che comprende come in questo contesto la manovra non poteva rispondere in modo migliore alle necessità di carattere sociale per le persone più in difficoltà e a quelle di sviluppo di imprese, autonomi e professionisti... Poi c’è un importante pacchetto di aiuti alle famiglie", risponde il presidente della Commissione Finanze di Montecitorio.
Quanto alla decisione di non presentare emendamenti della maggioranza, che non era mai accaduta prima, Osnato alla domanda se non pensa che in questo modo il governo esautori il Parlamento che espressione del voto popolare risponde: "L’auspicio è quello di una condivisione massima da parte delle forze di maggioranza che devono vedere questa manovra come il realizzarsi del programma che insieme abbiamo sottoscritto, tuttavia il Parlamento discuterà, analizzerà e se ci sarà bisogno di qualche “aggiustamento” tecnico nessuno si scandalizzerà: il tema di “nessun emendamento” è riferito alla volontà di lasciare da parte possibili personalismi e/o localismi di difficile accettazione".
E infine una domanda molto delicata: la manovra così impostata è figlia del timore di un downgrade delle agenzie di rating con conseguenze sullo spread? "Non abbiamo timore ma sono sicuro che le scelte fatte dal governo, in totale autonomia e indipendenza, saranno apprezzate anche dai mercati", risponde Osnato.