Marika Cassimatis: l'ultimo pasticcio a Genova di Grillo
Marika Cassimatis a Genova non va bene. Lo dice Grillo
L’ultima dal M5S viene proprio dalla base del fondatore e cioè quella Genova portuale e proletaria che da sempre è stata di sinistra.
La grillina Marika Cassimatis viene eletta dalla base e Grillo le toglie l’utilizzo del simbolo perché il suo candidato, tal Luca Pirondini è stato sconfitto alle mitiche “comunarie”.
Il motivo: comportamento non adeguato ai principi grilleschi, cioè del Capo.
Il tutto naturalmente, nella migliore tradizione a cui ci hanno abituato i grilli, e cioè faide familiari con mamme “pasionarie” a polemizzare e a stracciarsi le vesti per le cattiverie fatte ai pargoli.
Perché “uno vale uno” “ma io so io e voi nun siete un…” come dice appunto il Marchese del Grillo omonimo del Federale ligure.
Ma questa, come ormai sanno anche i bambini dell’asilo, è solo una delle innumerevoli perle di una collana che sta diventando una catena di ferro al collo del Movimento. Quello che emerge è un quadro di assoluta inaffidabilità dovuta a impreparazione, supponenza ed incapacità. Un mix micidiale che ha portato a far precipitare Roma nel caos più assoluto.
Decisioni prese e contraddette poche ore dopo (si veda ad esempio il caso dello Stadio a Tor di Valle), assessori nominati e saltati come birilli ancor prima di insediarsi, confusione, pressappochismo congenito, bugie a raffica, avvisi di garanzia nascosti o elusi.
È questo il vero elemento che fa paura di un Movimento che potrebbe essere chiamato a governare l’Italia e non stiamo facendo alcune considerazione politica ma solo funzionale.
Che accadrà se i Cinque Stelle proporranno una “Raggi d’Italia” che non sa e non capisce cosa debba e cosa possa fare? Possiamo permettercelo data la situazione di una crisi che è passata in tutto il mondo tranne che da noi (che siamo l’ultima nazione per crescita del Pil nella Ue).