Politica

Marine Le Pen sul palco di Pontida. Salvini recupera gli antichi valori

Di Giuseppe Vatinno

Ha fatto bene Salvini ad invitare alla riunione di Pontida di domenica prossima Marine Le Pen, la “madame”: si riaprono i giochi europei

Meraviglia dunque la meraviglia di Forza Italia per una scelta che per Salvini non solo è obbligata ma è anche fondamentale in un momento in cui Fratelli d’Italia ha dovuto necessariamente frenare e spostarsi al centro per governare. Ma se la Washington democratica non ha mai entusiasmato gli elettori di centro – destra (al contrario di quella repubblicana di Donald Trump che potrebbe presto tornare) figuriamoci quella burocratica di Bruxelles che decreta sulla lunghezza dei cetrioli e dei preservativi.

Ed è per questo che la Lega ha vaste praterie a destra di Fratelli d’Italia che cerca il contatto con il PPE e rischia però di restare col cerino in mano causa innamoramenti tattici di Manfred Weber con i socialisti.

C’è un elettorato critico e insoddisfatto che non si riconosce più nei valori ora inevitabilmente moderati di Giorgia Meloni. Il suo atlantismo è considerato il prezzo da pagare al potere. Detto questo non si può certo impedire alla Lega di recuperare i suoi spazi naturali, il suo humus intellettuale, la sua primigenia ragione di esistere nella indipendenza e nella libertà dei popoli. Si tratta anche di una dimensione simbolica che affonda le sue radici nella ampolla d’acqua pura della fonte del “Dio” Po, il rito che svolgeva Umberto Bossi ad ogni inizio di anno equinoziale.

La Lega ha una sua fisionomia storicamente diversa da quella della destra tout court e soprattutto degli attuali alleati moderati per scelta (FI) o per necessità (FdI). Quindi domenica prossima, nel verde smeraldo delle Prealpi, ripartono i giochi europei e ognuno di gioco farà il suo, complice il sistema elettorale puramente proporzionale e questo non significa certo indebolire la coalizione di centro – destra come qualche dolente ministro vorrebbe far credere.