Politica
Mattarella: "L'Ue è fragile, ma è un antidoto ai muri"
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato sabato mattina a Sant'Anna di Stazzema (Lucca), luogo dell'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944 che fece 560 vittime tra la popolazione civile, fra cui anziani, donne e bambini. Mattarella pha partecipato alle iniziative per il 50° anniversario del conferimento della medaglia d'oro al valore militare a Sant'Anna e anche per il 20° dall'istituzione del Parco della Pace.
"La memoria è un dovere, costituisce un patrimonio della comunità, il tempo può attenuare il dolore ma non possiamo consentire che le coscienze si addormentino, la testimonianza fa parte del nostro dovere di solidarietà" ha detto il presidente della Repubblica durante il suo intervento.
Poi ha proseguito: "Dobbiamo essere vigili: i mutamenti epocali offrono opportunità in ogni campo ma provocano spesso paura, disorientamenti, chiusure e il germe dell'odio non è sconfitto per sempre, il timore del diverso, il rifiuto della differenza, la volontà di sopraffazione sono sentimenti che possono ancora mettere radici e svilupparsi e propagarsi". Sull'Europa ha detto: "Pur essendo imperfetta, fragile, incompiuta, l'Unione europea rimane il più forte antidoto al ritorno dei muri, dei risentimenti nazionalisti, dei fanatismi che non di rado esibiscono la loro carica distruttiva".
E ancora: "La prospettiva che è emersa dalla reazione alla ferocia dell'estate del '44 e dalla Liberazione è proprio quello dell'unità europea, l'Europa unione di minoranze, casa comune di libertà, uguaglianza e solidarietà, motore di democrazia e di cooperazione. Ripeterlo qui a Sant'Anna di Stazzema non è una liturgia ma un'affermazione impegnativa".
Mattarella è il quinto presidente della Repubblica che visita Sant'Anna dopo Pertini nel 1982, Scalfaro nel 1998, Ciampi nel 2000, Napolitano insieme al presidente tedesco Gauck nel 2013. Appena arrivato nella piazza di Sant'Anna, Mattarella ha incontrato uno dei superstiti, Enrico Pieri il quale il giorno della strage aveva 10 anni, e poi deposto una corona al monumento che ricorda l'eccidio. Poi ha visitato il museo, quindi si è recato alla Fabbrica dei diritti, edificio dedicato a convegni e eventi per la divulgazione della memoria di quei fatti.
"Il cuore della Toscana batte oggi sabato a Sant'Anna, grazie alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il dramma della strage di Stazzema del 12 agosto 1944 è da un lato il momento più basso di caduta di valori e rispetto per la vita umana che la Toscana vive drammaticamente nella ritirata nazifascista, e dall'altro il momento più alto di testimonianza della memoria su cui si fonda la libertà e la democrazia, capisaldi della nostra Costituzione". Con queste parole il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, nonché candidato a Governatore della Toscana per la coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni, ha commentato questa giornata speciale.
Il Capo dello Stato è intervenuto anche sul tema dell'antisemitismo. "Sono comparse, di recente, in questi mesi, scritte contro ebrei sui muri e persino su porte di abitazioni. Folli e fanatici assassini hanno colpito cittadini inermi in borghi e quartieri della nostra Europa. Sono fenomeni limitati ma che non possono essere sottovalutati. Perché puntano a colpire i principi, le fondamenta della convivenza, la stessa memoria. La memoria non appartiene mai soltanto al passato ma è parte della nostra vita e della costruzione del futuro". Così in un passaggio del suo intervento il Capo dello Stato Sergio Mattarella a Sant'Anna di Stazzema per il 50/o anniversario del conferimento della medaglia d'oro al valor militare al Comune.