Migranti, Mattarella: "No ai nazionalismi. Serve rispetto delle diversità"
Il Presidente al Meeting di Cl di Rimini
"Le identità plurali, delle nostre comunità, sono il frutto del convergere delle identità di ciascuno di coloro che le abitano, le rinnovano, le vivificano. Nel succedersi delle generazioni, e delle svolte della storia". È la somma, dei, tanti 'tu', uniti a ciascun 'io', interpellati dal valore della fraternità, o, quanto meno, del rispetto e della, reciproca, considerazione" ha aggiunto. "È il valore della nostra patria, del nostro, straordinario, popolo - tanto apprezzato e amato nel mondo - frutto, nel succedersi della storia, dell'incontro di più etnie, consuetudini, esperienze, religioni; di apporto di diversi idiomi per la nostra splendida lingua; e diretto a costruire il bene comune", ha spiegato il capo dello Stato. "Le nostre istituzioni, sono basate sulla concordia sociale, sul perseguimento - attraverso la coesione, dunque la solidarietà - di sentimenti di rispetto e di collaborazione: l'amicizia, riempie questi rapporti, rendendoli condizione per la felicità. Sono, i sentimenti e i comportamenti umani che esaltano la vita della comunità". "Sono trascorsi ottant'anni, dal convegno di Camaldoli, nel luglio del 1943, nel quale, un nucleo di intellettuali cattolici, provò a delineare, le caratteristiche e i principi, di un nuovo ordinamento democratico. La dittatura, fascista, si stava consumando; ma ancora avrebbe causato - all'Italia e all'Europa - lutti, devastazioni, crudeltà, sofferenze. A Camaldoli, provarono - nella temperie più drammatica - a disegnare una democrazia, un ordinamento pluralista; fondato, sull'inviolabile primato della persona; e sulla preesistenza delle comunità rispetto allo Stato".
"I cittadini della Romagna - e i loro sindaci - non vanno lasciati soli. La ripartenza delle comunità; e, con esse, di ogni loro attività, è una priorità, non soltanto per chi vive qui, ma per l'intera Italia". Un applauso del popolo di Cl si è levato alla Fiera di Rimini quando il presidente della Repubblica ha detto che i cittadini della Romagna e i loro sindaci non vanno lasciati soli dopo l'alluvione. E' stato il primo momento di interruzione del discorso di Mattarella, seguito nell'auditorio in religioso silenzio. Nuovo applauso quando Mattarella ha parlato di pace giusta in Ucraina e quando parla dei migranti.
"Sono trascorsi ottant'anni, dal convegno di Camaldoli, nel luglio del 1943, nel quale, un nucleo di intellettuali cattolici, provò a delineare, le caratteristiche e i principi, di un nuovo ordinamento democratico. La dittatura, fascista, si stava consumando; ma ancora avrebbe causato - all'Italia e all'Europa - lutti, devastazioni, crudeltà, sofferenze. A Camaldoli, provarono - nella temperie più drammatica - a disegnare una democrazia, un ordinamento pluralista; fondato, sull'inviolabile primato della persona; e sulla preesistenza delle comunità rispetto allo Stato".