Mdp, nascono i gruppi Democratici e Progressisti
Mdp: 37 membri alla Camera e 14 al Senato
Il battesimo in Parlamento di "Articolo 1 - Movimento democratici e progressisti" è avvenuto: il nuovo gruppo alla Camera è formato da 37 deputati, 20 ex Pd e 17 ex Sel e il capogruppo è Francesco Laforgia (che è stato a lungo collaboratore di Affaritaliani.it), scelto all'unanimità. Il vice presidente è l'ex vendoliano Ciccio Ferrara, il tesoriere Danilo Leva, fuoriscito dem. "Restituiremo a tantissimi elettori del centrosinistra la voglia di tornare a fare politica", ha detto il bersaniano Roberto Speranza, uno dei fondatori del nuovo soggetto politico, aprendo la prima riunione del gruppo. "Non chiamateci scissionisti - ha aggiunto il neocapogruppo Laforgia - il nostro cammino parte per ricostruire e riallacciare i fili con la società. Incalzeremo il governo innanzitutto sulla questione sociale".
A Palazzo Madama, invece, i senatori di Mdp sono 14 (all'elenco dei 13 già noto da giorni si è aggiunta in corsa anche Manuela Granaiola). La presidente è come da previsioni una donna, la senatrice Cecilia Guerra, economista e membro della commissione Finanze. Il tesoriere è Federico Fornaro.
Resta aperta la questione dei seggi da occupare in aula: i Democratici e progressisti vorrebbero sedersi all’estrema sinistra dell’emiciclo di Montecitorio, ma il Pd non vuole mollare l’ala sinistra e sarebbe disposto a lasciare ai fuoriusciti gli scranni più a destra. Proprio come accadde nel 1975, quando il Pci, con l’allora capogruppo Giorgio Napolitano, negò a Democrazia proletaria, il neonato partito guidato da Mario Capanna, di sedersi alla sua sinistra.
Mentre D’Alema, Bersani e Renzi continuano scambiarsi accuse, non cessano le polemiche nemmeno sulla scelta del nome. "Democratici e Progressisti", infatti, si chiamava anche una lista civica che nel 2014 appoggiò in Calabria la candidatura del governatore Mario Oliverio. "Il nome è nostro. Dp è depositato alla Camera, lo ritirino o adiremo a vie legali - dichiara a Radio Cusano Campus il consigliere regionale della Calabria, Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo dei 'democratici e progressisti' alla Regione Calabria - Dobbiamo tutelare la nostra immagine, siamo renziani e facciamo capo al deputato Ernesto Carbone, quello del "ciaone"». È pur vero che il nome completo del nuovo soggetto degli scissionisti, in realtà, è "Articolo 1 - Movimento democratico e progressista", abbreviato per comodità della stampa nell'acronimo Dp. E dai componenti del nuovo gruppo arriva l'invito a usare la siglia "Mdp".
Intanto il vento della scissione nazionale del Pd comincia a produrre i suoi effetti anche sul piano locale. Dopo l'addio ai dem del consigliere veneto Piero Ruzzante in Veneto, a Napoli Gianluca Daniele lascia la segreteria regionale del Pd mentre Elisabetta Gambardella si dimette dalla presidenza del partito a Napoli per passare a Dp.