Politica
Meloni a Kiev vs Macron-Scholz, così Giorgia spariglia l’asse geopolitico Ue
La premier italiana sta dimostrando di avere la capacità e le carte in regola per giocare un ruolo importante negli equilibri che si stanno creando in Europa
Giorgia Meloni si trova a Varsavia, prima di fare poi tappa a Kiev, proprio per rinsaldare il proprio stretto legame con il premier polacco, che non a caso ha voluto incontrare a margine dell’ultimo Consiglio d’Europa, come prima risposta allo sgarbo istituzionale fatto da Macron. Il fatto che gli Usa inevitabilmente guardino alla Polonia, ma anche alla repubblica ceca o alla Slovacchia come partner affidabili nella sfida con la Russia di Putin, è certamente una grande occasione per la premier, di smontare, una volta per tutte, la narrazione della sinistra che vede la vicinanza della premier con i paesi di Visegrad e del blocco dell’est europeo, come un fatto assai negativo per il paese e per la propria centralità in Europa.
Proprio il forte legame con questi paesi, in questo momento, potrebbe invece essere un ulteriore importante passo per accreditarsi ulteriormente a Washington. La missione in Polonia e poi in Ucraina della Meloni, certamente rappresenta un ulteriore tassello del suo chiaro tentativo di spezzare i vecchi equilibri europei, che ruotano da tempo sull’asse franco-tedesco. Il chiaro intento della premier e dei suoi alleati sarebbe quello di arrivare ad una alleanza, a livello europeo, tra il gruppo dei conservatori dell’ Ecr e il partito popolare ( a cui da tempo sta lavorando il ministro degli affari regionali Raffaele Fitto).
La Meloni avrebbe già discusso della cosa di recente in un incontro a Roma con il capogruppo dei popolari Manfred Weber, suscitando anche un piccolo moto di invidia nell’alleato Berlusconi. Una simile alleanza potrebbe voler dire la conquista di una ampia maggioranza di centrodestra al prossimo parlamento europeo, spezzando così l’egemonia di liberali e socialisti di questi ultimi anni. Quasi naturale che un simile scenario vedrebbe la premier italiana, nel suo ruolo di presidente del gruppo dei conservatori, e forte di una chiara maggioranza in patria, come indiscutibile protagonista anche sullo scenario europeo.