Meloni da Vespa avvisa Forza Italia: "Ius scholae? Non è nel programma, occupiamoci di altro. Tax credit? Scandaloso, buco da 7 mld in soli otto anni"- VIDEO - Affaritaliani.it

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Meloni da Vespa avvisa Forza Italia: "Ius scholae? Non è nel programma, occupiamoci di altro. Tax credit? Scandaloso, buco da 7 mld in soli otto anni"- VIDEO

La premier Giorgia Meloni dialoga con il giornalista Bruno Vespa all'evento "Forum in Masseria"

di Redazione

Meloni da Vespa: l'intervento della premier all'evento "Forum in Masseria" 

Dalla guerra in Ucraina ai rapporti commerciali Ue-Usa, dal Green Deal europeo alla riforma sul premierato, dalla cittadinanza al caso Kauffmann, dal decreto Albania ai risvolti delle politiche economiche messe in campo dal governo: la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta all'evento "Forum in Masseria", la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa con Comin & Partners, spaziando dalle questioni internazionali fino alle tematiche più interne. Qui di seguito l'intervento integrale. 

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Il 5% del Pil alla difesa deciso dalla Nato e i rapporti commerciali Ue-Usa 

"La competenza sugli accordi commerciali è in capo alla Commissione europea. Tuttavia, da parte italiana abbiamo lavorato per fare in modo che il rapporto tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti sia costante e orientato alla risoluzione delle criticità. Credo che possiamo dirci soddisfatti di aver consolidato un dialogo stabile e costruttivo. Non posso entrare nel merito degli eventuali accordi in corso, ma è evidente che il tema del rafforzamento comune della Nato e quello delle relazioni commerciali rappresentano due facce della stessa medaglia. Quando rafforziamo la nostra difesa, lo facciamo per proteggere un sistema di valori. Questo modello va sostenuto e rafforzato a 360 gradi". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta al Forum in Masseria di Bruno Vespa commentando i rapporti commerciali Ue-Usa e la decisione della Nato di alzare le spese per la difesa al 5% del Pil. 

La situazione internazionale e il sostegno all’Ucraina

"Gli Stati Uniti non hanno interrotto la fornitura di armi né il loro sostegno all’Ucraina. Hanno semplicemente rivisto la decisione su alcuni componenti legati alla loro contraerea. Oggi si è tenuta una telefonata tra il presidente Zelensky e il presidente americano. A mia volta, ho sentito telefonicamente Trump proprio oggi, e abbiamo parlato anche di questo tema. Mi auguro che possano esserci sviluppi positivi sulla situazione a Kiev". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo all'evento "Forum in Masseria" di Bruno Vespa. "L’Ucraina ha dimostrato con sincerità il proprio impegno verso un percorso di pace. Questo stesso impegno, purtroppo, manca ancora da parte della Russia. Credo che sia necessario esercitare tutta la pressione possibile su Mosca: è fondamentale continuare a sostenere l’Ucraina sul campo, anche perché la Russia non ha ottenuto significativi avanzamenti. Dobbiamo inoltre rafforzare le sanzioni", ha aggiunto la premier. 

Il tema del Green deal e la postura dell'Ue 

"Io mi considero una persona ottimista, forse si potrebbe dire ingenua addirittura, però sono abituata a pensare che in ogni contesto prima o poi il buon senso ha la meglio sull'ottusità ideologica. È la ragione per la quale continuo ad essere convinta che anche in ambito europeo riusciremo a superare pian piano le regole assurde che l'Europa si è autoimposta negli anni, che hanno soffocato la nostra competitività quanto la prospettiva di crescita industriale: sono regole che nell'attuale contesto internazionale a maggior ragione non ci possiamo permettere, in particolare sul Green Deal". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in collegamento al Forum in Masseria di Bruno Vespa. "Sono fiduciosa, ha aggiunto , che i primi a dimostrare lucidità saranno i colleghi del Partito Popolare Europeo seguendo delle posizioni che invece sono molto più storiche da parte dei Conservatori europei. Ma penso che prima o poi ci arriveranno perfino quelli del Partito Socialista, quindi sono ottimista in questo".

Dal premierato alla legge elettorale 

"Le dinamiche e le tempistiche delle due riforme dei referendum alla fine dipendono dal Parlamento o non dal Governo. Per me è importante realizzare queste due riforme guardando ai tempi" ma "non dipende da me, però se il referendum sul premierato dovesse arrivare invece che in questa nella prossima (legislatura), almeno non si non si potrà dire che era una riforma che facevamo per garantire noi stessi, no? E magari si potrà parlare del merito della riforma". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in collegamento con il Forum in Masseria, spiegando che "la riforma è stata pensata per consentire a chiunque governi di poter realizzare il mandato che ha ricevuto dai cittadini e quindi diciamo se non altro avremmo l'esito di un referendum che dipende esclusivamente dalla bontà o meno della riforma e non dalla contingenza politica o dal tentativo di fare il referendum su questo o su quello".

In merito alla possibilità di avere una legge elettorale diversa, Meloni ha continuato dicendo che "le leggi elettorali sono una materia di competenza parlamentare. Quindi, intanto non c'è nessuna iniziativa del Governo da questo punto di vista, dopodiché personalmente credo che sarebbe positivo avere una legge elettorale che vada bene anche quando venisse approvata la riforma del premierato e in quel caso la legge giusta sarebbe una legge proporzionale, sarebbe sicuramente una legge con indicazione del premier per ogni coalizione e sarebbe una legge con premio di maggioranza per chi vince", ha concluso Meloni.

Il tema della cittadinanza e la stoccata a FI sulle priorità del programma di governo 

 "Il tema della riforma della cittadinanza non è tra le priorità del programma di governo, e nel merito io personalmente non considero corretto o utile concedere la cittadinanza a un minore se i suoi genitori sono ancora stranieri". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo in collegamento video al "Forum in Masseria. Rispondendo a una domanda sull'eventualità di un'intesa trasversale tra Forza Italia e l'opposizione, sul cosiddetto Ius Italia o Ius scholae, Meloni ha ricordato che "già con l'attuale legge, dopo dieci anni di residenza in Italia, si ha diritto alla cittadinanza". Ha aggiunto però che "un altro tema potrebbe essere affrontare le rigidità amministrative che ancora ci vengono segnalate dalle seconde generazioni, come le difficoltà burocratiche per chi compie 18 anni e vuole richiedere la cittadinanza". Secondo Meloni, "su questo si potrebbe lavorare, ma sarebbe più semplice farlo se la questione non assumesse una piega ideologica". 

Cinema, il sistema tax credit e la riforma

L'ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, "aveva toccato un nervo scoperto. Il caso Kaufman è solo l'epilogo più drammatico e scandaloso di un sistema che è quello legato al tax credit, che negli anni ha generato delle vere e proprie truffe e ha anche costruito un meccanismo distorto che consentiva di finanziarie con milioni di euro delle tasse dei cittadini, film che poi alla prova dei fatti nelle sale guadagnavano poche decine di migliaia di euro, ma intanto avevano pagato cachet milionari a registi ed attori". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta in collegamento video con il "Forum in Masseria" organizzato da Bruno Vespa. "Questo sistema è costato allo Stato circa 7 miliardi solo negli ultimi otto anni e a me francamente stupisce che qualcuno perfino in queste ore continui a difendere questo sistema, perché io penso che sia nell'interesse delle persone che hanno a cuore una gestione decente dei soldi pubblici e della cultura in Italia, che ci sia un sistema trasparente, che ci sia un sistema meritocratico per i contributi al cinema", ha aggiunto Meloni.

"La riforma che il Governo ha fatto prevede controlli più stringenti, rimasi molto colpita dal fatto che ci fosse questa levata di scudi, prevede sanzioni più severe per chi viola le regole, introduce alcune novità secondo me sensate come il tetto massimo per il compenso a registi, a sceneggiatori e a attori impiegati in film che vengono finanziati con i soldi dello Stato", ha sottolineato Meloni. "Nel frattempo il MiC lavora anche a ulteriori correttivi, perché il nostro interesse è quello di aiutare le società serie ad avere un supporto e ad averlo in tempi giusti e a fare sì che chi merita possa lavorare con tranquillità. I soldi che prima finivano ai soliti noti con il portafoglio gonfio e le sale vuote vengono destinati a impiego migliore. Lo abbiamo fatto in tanti altri ambiti: sul superbonus, sul reddito di cittadinanza, sui permessi di soggiorno per i migranti". Meloni ha quindi concluso: "Io non ho paura a aggredire le rendite di posizione e a sanare il malaffare. Sono convinta che gli attacchi molto duri rivolti ieri a Sanguliano e oggi a Giuli siano dovuti al fatto che questo governo ha deciso di mettere mano a questo ignobile scandalo. Sono comunque molto determinata ad andare avanti anche e soprattutto per il bene del cinema italiano".

Il progetto Albania 

Il progetto dei centri per migranti in Albania "va avanti, nonostante siano evidenti i tentativi per impedire che questa iniziativa non vada avanti a tutti i costi", ha ribadito la premier. "Io sono molto determinata e continuo a ritenere che l'idea del protocollo Italia-Albania sia un'idea di successo. Ci sono molti altri Paesi in Europa, la Gran Bretagna, che cercano di fare la stessa cosa, dispiace che l'Italia che sa essere all'avanguardia, che sa essere pioniera, poi cerchi disperatamente di darsi la zappa sui piedi da sola", ha aggiunto. 
 

Lo spread ai minimi, i dati sul lavoro e la strategia "giusta" 

"Il mercato del lavoro continua a registrare numeri record, i dati istat relativi al mese di maggio lo confermano, con un aumento di 80mila lavoratori rispetto al mese precedente, di quasi 410mila in più in un anno, è prevalentemente lavoro stabile, lo spread è intorno a 90 punti base, ricordiamo che quando ci siamo insediati era a 236 punti. Merito soprattutto delle imprese, soprattutto del sistema produttivo, soprattutto dei lavoratori, merito anche dell'affidabilità e della stabilità del Governo, anche della serietà del Ministro Giorgetti". Così la premier Giorgia Meloni in collegamento col Forum in Masseria di Bruno Vespa. "Non so se ha notato che da quando siamo al Governo il tema dello spread via via che lo spread scende finisce anche sempre più indietro nelle pagine dei giornali, lo sparavamo in prima pagina quando stava a 500 e adesso che sfiora che va sotto il 90 non se ne parla più nessuno", ha lamentato la premier. "Comunque, ha aggiunto, penso che siano dati che fanno capire che la strategia è giusta". 
 

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