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Meloni: "Dimissioni Toti? Solo lui sa la verità. E sull'estrema destra..."

di redazione politica

Ospite su Rai 3 a "In mezz'ora", la premier spazia dalle elezioni europee alla difficile situazione in Medio Oriente

Meloni su Rai3: "Premierato? Se non passa il referendum non mi dimetto. Alleanza con l'estrema destra in Europa? Meglio della sinistra"

Sulle possibili dimissioni da governatore di Giovanni Toti "penso che solo lui sia in grado di dare una risposta" perché soltanto lui "conosce la verità". Lo ha detto a In mezz'ora su Rai Tre la premier Giorgia Meloni, a proposito dell'inchiesta per corruzione che vede coinvolto il presidente della Regione Liguria.

Toti, ha sottolineato Meloni, "è una persona che ha a cuore i suoi cittadini" e solo lui "è nella posizione di valutare cosa sia meglio per loro. Finché non ho tutti gli elementi non posso dare una risposta seria a questa domanda". "Per il futuro mi piacerebbe" per tutti "che tra quando c'è una richiesta di misure cautelari e quando viene eseguita non passassero mesi", ha rimarcato la presidente del Consiglio.

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Riforme, Meloni: "L'idea di un referendum per il premierato non mi fa paura, non è su di me"

Sul premierato e sulle riforme "penso che la richiesta di dialogo non vada rivolta a me, io partivo da una proposta di semipresidenzialismo alla francese, quindi abbiamo fatto una riforma che non tocca i poteri del capo dello Stato e fa una cosa per tutti, introduce un grande elemento di stabilità”, ha detto la premier.

“Io non capisco l'opposizione della sinistra”, visto che siamo di fronte a "un sistema di cui beneficiano gli italiani, 'dovranno passare sui nostri corpi' ha detto Schlein e dicono no all'elezione diretta del premier ma propongono di raddoppiare i senatori a vita", ha aggiunto.

"L'idea del referendum non mi fa paura e non è su di me", spiega, rispondendo a chi le ricorda di aver detto 'o la va o la spacca'. "Saranno gli italiani a dover decidere, sceglieranno loro, io punto ad arrivare a fine della legislatura, a quel punto mi giudicheranno gli italiani", ha concluso infine Meloni.

Ucraina, Meloni: "Stoltemberg? Bisogna essere prudenti, ma la Nato mantenga fermezza"

"Fermo restando che ci sono incognite, ritengo controproducente il racconto allarmante di una Europa sull'orlo di un conflitto ampio, irresponsabile chi alimenta questo racconto", ha dichiarato la premier.

"La deterrenza è l'unico rimedio, se si parla di via diplomatica è perché finora si è mantenuto equilibrio tra le forze", dice ricordando il motto latino 'se vuoi pace prepara la guerra'. Poi sulle parole di Stoltemberg dice: "Credo che bisogna essere prudenti, ma credo pure che sia giusto che la Nato mantenga la sua fermezza".

Europee, Meloni: "Con von der Leyen ho rapporto di collaborazione istituzionale come con tutti"

"Toni sfidanti con l'Europa? Non c'è alcun cambio di tono, ho sempre detto e pensato le stesse cose. Penso che questa Commissione abbia sbagliato molto, ma grazie alle nostre posizioni l'Europa ha modificato la sua impostazione, sulle auto e sulle case, siamo stati i primi a dire che non andavano bene", ha spiegato Meloni.

"Sui migranti siamo stati noi a dire che il dibattito non doveva essere sulla redistribuzione. Con Ursula von del Leyen ho un rapporto di collaborazione istituzionale come con tutti", sottolinea. "Lei – ricorda - a volte mi è sembrata più pragmatica della sua commissione".

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Europee, Meloni: "Alleati con estrema destra? Io non do patenti di presentabili"

"Se sono disponibile ad alleanze con l'estrema destra in Europa? Io non do patenti di presentabili, sarà perché a me sono state date per una vita, queste cose le decidono i cittadini. Il mio obiettivo – ha assicurato - è una maggioranza di centrodestra", è quello di "mandare la sinistra all'opposizione anche in Europa". "Di sicuro non sono disposta a fare alleanze con la sinistra, tutto il resto si vede", ha concluso infine.

Conti pubblici, Meloni: "Favorire crescita, patto stabilità è temporaneo'

"Allarme conti? Dobbiamo favorire la crescita" puntare a "una politica seria di bilancio senza rinunciare alle politiche espansive. Dobbiamo continuare a dare segnali al mondo produttivo e spendere bene", ha spiegato Giorgia Meloni, ospite di In mezz'ora. "Il patto di stabilità ha durata temporanea, ma vero disastro sono i 220 miliardi per aver ristrutturato seconde case di chi forse poteva farlo da solo".

IA, Meloni: "Rischia di avvantaggiare i sistemi meno democratici"

L'intelligenza artificiale "è un sistema che rischia, come sempre, di creare un vantaggio competitivo a chi lo detiene, ma che dà un ulteriore vantaggio ai sistemi meno democratici: perché più dati hai da processare e più il tuo sistema sarà preciso. Chi è che ha più dati da processare? Chi non ha diritti di privacy. Il secondo problema è che l'intelligenza artificiale rischia di impattare pesantemente sul mercato del lavoro" e sulla classe media”, si è espressa Meloni.

Meloni: "L'assenza di empatia verso le vittime israeliane è un sintomo di antisemitismo latente"

Sulla questione mediorientale "bisogna sempre ricordare chi è il responsabile di questa crisi in partenza. È Hamas che ha scatenato questo conflitto" e "spaventa l'assenza di empatia verso le vittime israeliane”, ha spiegato la premier Meloni. Questo "racconta un antisemitismo latente che sta venendo fuori".

Meloni: "Israele rischia di infilarsi in una trappola di fondamentalisti"

"Vedo che Israele rischia di infilarsi nella trappola costruita dai fondamentalisti", che è "costringere" lo Stato ebraico "a una rappresaglia sul territorio di Gaza molto forte", ha detto Meloni. Per la presidente del Consiglio occorre "scongiurare l'ingresso israeliano a Rafah" ed è necessario che Israele "rispetti il diritto internazionale".

Migranti, Meloni: "Il progetto con l'Albania va avanti, sarà apripista"

Il progetto con l'Albania sui migranti "va avanti e sarà operativo tra non molto, vogliamo fare le cose per bene", ha detto a In mezz'ora su Rai Tre la premier. Secondo la presidente del Consiglio, l'accordo siglato con il governo albanese "è stragico" e farà da "apripista": "Se funziona, può cambiare la politica europea sulla gestione migratoria. Per questo la sinistra è nervosa", ha proseguito Meloni.