Politica
Meloni incinta? Il tweet di Luxuria: "Auguri e figli trans!"
Proprio alla vigilia del voto sulle pregiudiziali di costituzionalita' del ddl Cirinna' scoppia un caso che rischia di alimentare ancora piu' le tensioni sul tema delle unioni civili. "Non mi scompongo mai, sono nata, politicamente, dalla parte sbagliata della barricata, sono abituata a ricevere insulti ma per la prima volta in vita mia non sapevo cosa fare", dice amareggiata Giorgia Meloni.
Nel mirino per aver annunciato la sua gravidanza al Family day, attaccata sul web e su twitter perche' - questa l'accusa - ha strumentalizzato la notizia della sua gravidanza durante una manifestazione contro il testo che andra' in discussione al Senato, proprio lei che avra' un figlio al di fuori del matrimonio. "Pensavo di aver detto una cosa naturale", spiega la leader Fdi che non nasconde la sua amarezza: "La cosa mi ha dato fastidio e non mi era mai accaduto". A sua difesa scendono in campo Renzi che le ha inviato un mazzo di rose, la presidente della Camera Boldrini che parla di "squallore", molte parlamentari di ogni forza politica anche se il M5s non nasconde il suo disappunto: quell'annuncio, sottolinea la grillina Lombardi, "e' stato di cattivo gusto". Fatto sta che la polemica innescata dalle accuse alla Meloni accende gia' il dibattito tra cattolici e laici di tutti gli schieramenti che si aprira' a palazzo Madama.
La Meloni e' in attesa: auguri e figli trans!
— vladimir luxuria (@vladiluxuria) 1 Febbraio 2016
Al momento nel Pd non c'e' alcun accordo su quale emendamento far convergere la mediazione. Anzi i cattodem sembrano aver chiuso anche sulla proposta Marcucci-Pagliari che per la stepchild adoption propone un limite temporale di due anni come 'prova' prima che il giudice possa verificare se concedere o meno l'adozione per il figlio del partner. "Non risolve il tema dell'adozione e soprattutto non c'e' alcuna apertura sul tema della pratica dell'utero in affitto", sottolinea uno dei senatori che spingono per lo stralcio, forti della possibile convergenza con i centristi nel voto segreto. Ed e' proprio l'incognita dei voti segreti a preoccupare i dem: il gruppo si riunira' martedi' prossimo e soltanto in quella occasione verra' data una indicazione sugli articoli sui quali sara' 'permesso' esprimersi liberamente. L'orientamento e' quello di circoscrivere il piu' possibile la possibilita' di andare in ordine sparso, ma sugli articoli 3 e sul 5 verra' assicurata la liberta' di coscienza. I cattodem si schierano a favore del 'lodo Buttiglione', si' alle unioni civili no alla stepchild adoption (ne e' nato uno scontro con Giovanardi), e puntano ad alcuni emendamenti presentati da esponenti della sinistra dem, come Chiti. Ma Renzi e' intenzionato ad andare avanti, a far si' che sia il Parlamento ad esprimersi, perche' - ripete in ogni occasione - "una legge va fatta". Intanto il 'caso Meloni' nel centrodestra ha riaperto i giochi anche per le amministrative. L'intenzione e' di aspettare le primarie del Pd a Milano (sul tavolo c'e' soprattutto il nome di Parisi), di prendere una pausa di riflessione anche per Roma e di rinviare cosi' a meta' marzo la presentazione dei candidati. Ma per il Campidoglio c'e' il pressing affinche' sia Marchini ad 'aprire' al centrodestra, affinche' sia lui a cercare il benestare degli elettori attraverso una consultazione. Berlusconi e' contrario ad ogni sorta di primarie, ma molti big azzurri (e la Lega non chiude la porta) vorrebbero puntare proprio su Marchini. Il Cavaliere propone Bertolaso ma l'ex capo della Protezione civile ha fatto sapere - riferiscono fonti parlamentari - di voler rimanere fuori da ogni polemica di partito, disponibile a correre solo se ci sara' una convergenza e se verra' apprezzato il suo gesto di presentarsi come una risorsa utile.