Politica
Meloni non fa rimpiangere Craxi: buoni i primi 6 mesi di politica estera
Meloni si è dedicata alla politica estera facendo molto parlare di lei e guadagnando le copertine di settimanali prestigiosi
Il secondo motivo è invece più puro e riguarda la concezione che ha la Meloni e la Destra dell’Italia come nazione e Patria. Una visione in cui l’Italia viene prima di tutto. E c’è da dire che all’Estero questa nuova sensibilità si comincia a percepire concretamente. L’Italia non è solo un alleato affidabile per la Nato ma è anche un alleato che –quando necessario- sa far valere le sue ragioni.
L’Italia erano decenni che non aveva una vera politica estera degna di questo nome. Possiamo fare risalire la cosa ai tempi di Bettino Craxi e Giulio Andreotti, che dovettero assumere una posizione pro palestinese per tenere fuori l’Italia dagli attentati. Da allora però c’era stato solo il solito pellegrinaggio a Bruxelles con il cappello in mano per ottenere qualcosa.
Renzi si era sottoposto di buon grado alla tutela Usa e Ue, Conte aveva ottenuto il PNRR ma a costo di cessione di parte della sovranità mentre Mario Draghi era invece proprio un uomo di Bruxelles a Roma e non viceversa. Dunque vedremo come andranno le cose in futuro ma resta comunque un bel bottino di questi primi sei mesi.