Politica

"Meloni premier? Bilancio modesto. Bene le relazioni internazionali, ma..."

Di Alberto Maggi

Un anno dopo le Politiche, il bilancio di Marcello Veneziani. Intervista

"Meloni? Alla fine il suo vero punto debole è la forbice tra le aspettative generate e i primi risultati"

 

Un anno dopo la vittoria alle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Qual è il bilancio per Giorgia Meloni e per il suo governo? Affaritaliani.it lo chiesto a Marcello Veneziani, editorialista e scrittore storicamente vicino al Centrodestra.

Un anno fa, il 25 settembre 2022, Giorgia Meloni vinceva le elezioni politiche. Qual è il bilancio per la premier dodici mesi dopo?
"Non mi aspettavo rivoluzioni né grandi cambiamenti, non ne avrebbe avuto la possibilità, e così è stato. Bilancio dunque modesto ma in politica contano i paragoni: scampare alla sinistra e ai grillini, almeno per i suoi elettori, è già un buon risultato".

In che cosa il governo Meloni ha avuto successo e in che cosa ha fallito in questo anno?
"Il successo della Meloni è stato personale, la sua immagine, la sua capacità di muoversi e la sua buona dimestichezza nelle relazioni internazionali l’hanno premiata. Sul resto, a partire dall’immigrazione, è stato solo un lungo, prudente rodaggio, senza grandi risultati".

Immigrazione nota dolente?
"Ci sono cose che non può modificare perché altrimenti viene fatta fuori; cose che non è in grado di modificare, con la compagine e gli strumenti di cui dispone; e cose che magari riuscirà a modificare lentamente e parzialmente, solo col tempo".

Meloni si è impegnata molto nei rapporti internazionali, ma dovrebbe pensare anche alle questioni interne che forse ha trascurato...
"In politica estera si è mossa con buona padronanza anche se ha assunto posizioni da cui dissento, con un allineamento eccessivo ai diktat euro-atlantici. Non c’è finora un segno forte e visibile del suo governo; ci sono piccoli risarcimenti retorici e simbolici, eccessive prudenze in molti campi, chiusura nel proprio clan".

Qual è il più grande errore commesso da Meloni in questi dodici mesi?
"Credo che alla fine, il suo vero punto debole sia la forbice tra le aspettative generate e i primi risultati; e la delusione conseguente nel mondo di destra. Ma quanto quel mondo rappresenti in termini di consenso è tutto da verificare".

Un voto alla premier e un voto al governo?
"Non do voti, mi limito a dire: meglio lei che la sinistra e i 5S al governo. Quello è il suo vero voto di sufficienza che la promuove al nuovo anno".