Politica

Meloni: "Se vinciamo Mattarella intervenga. Italiani in piazza, siamo pronti"

Di Alberto Maggi

Intervista di Affaritaliani.it alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni

Come ha fatto a convincere Matteo Salvini e Silvio Berlusconi a firmare il 'patto anti-inciucio'?

Giorgia Meloni ha assistito giovedì 20 agosto alla spettacolare esibizione di paracadutismo sportivo della squadra acrobatica di atleti e campioni della 'Società Sportiva Lazio Paracadutismo' capitanati da Lino Della Corte. Nel cielo di San Benedetto del Tronto, sul litorale marchigiano, gli atleti si sono lanciati con due enormi bandiere: un Tricolore di 500 mq e una bandiera di 170 mq con lo slogan di FdI per le regionali: "Vogliamo un'Italia libera, forte e coraggiosa". Insieme al leader di FdI, il candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli (foto).

"Tutti sanno che su questo punto insistiamo da tempo. Nel 2018 a poche settimane dal voto convocammo una manifestazione per firmare quell’impegno ma ci ritrovammo soli. Gli alleati, evidentemente, non volevano precludersi altre strade. I fatti, però, hanno dimostrato che le alleanze contronatura non possono portare nulla di buono. Non ha funzionato il governo gialloverde e ancora peggio sta funzionando il governo giallorosso. Gli italiani hanno diritto di scegliere tra proposte politiche chiare, definite prima del voto: alleanze, programmi, una visione chiara e comune. Per questo ci opponiamo con forza a chi con il proporzionale vorrebbe far tornare l’Italia alla palude della prima repubblica e per questo, tutti insieme, abbiamo sottoscritto l’impegno solenne a non fare alleanze fuori dal perimetro della coalizione. Sono felice che Salvini e Berlusconi abbiano voluto dare questo ulteriore segnale di compattezza della coalizione, oggi l'unica alleanza che si fonda sulle idee e non sulla brama di potere".

Qual è il suo pronostico sulle elezioni regionali del 20-21 settembre? In quali è quante vincerà il Centrodestra?

"Siamo convinti di riconfermare i governatori uscenti Toti e Zaia e siamo molto fiduciosi di poter strappare alla sinistra le Marche e la Puglia con i candidati di Fratelli d’Italia, Francesco Acquaroli e Raffaele Fitto, che stanno facendo un lavoro enorme. E anche in Toscana e in Campania c’è aria di rimonta. In ogni caso credo che il risultato complessivo sarà ampiamente a favore del centrodestra".

Dopo le elezioni regionali, siete pronti a tornare in piazza? State preparando una grande manifestazione per l'autunno?

"Negli ultimi due anni e mezzo il centrodestra unito ha vinto in dieci regioni su undici, con la sola eccezione dell’Emilia-Romagna. Noi crediamo che, se le urne di settembre dovessero confermare ancora una volta questa tendenza, qualcuno ai piani alti dovrebbe finalmente prenderne atto. Difficilmente lo farà Conte, ma forse è tempo che anche il Presidente Mattarella si ponga il problema di maggioranze parlamentari che non rispecchiano neanche lontanamente la volontà popolare. E per chiedere il ritorno alla normalità democratica siamo pronti naturalmente anche a chiamare in piazza gli italiani. Lo abbiamo detto in più occasioni: mettiamo responsabilmente le mascherine per proteggerci dal Covid, ma non accetteremo mai che le mascherine diventino un bavaglio delle opposizioni".

Voi chiedete le elezioni politiche, ma qual è la prima data utile considerando il referendum sul taglio dei parlamentari? In caso di voto, lei si candiderà per diventare premier? Competizione con Salvini?

"Noi abbiamo depositato una proposta di modifica minima della legge elettorale che può essere approvata da subito in poche ore e consente di votare subito con gli attuali collegi, in caso di vittoria del Si al referendum. Non potremmo accettare ulteriori perdite di tempo del governo con la scusa di ridisegnare i collegi. Quanto alla leadership voglio essere chiara ancora una volta: non mi sono mai prestata e non mi presterò mai al gioco di chi vuole dividere il centrodestra. Mi sono sempre spesa per tenerlo unito, come dimostra la compattezza della coalizione alvoto del 20 e 21 settembre. Tra noi poi abbiamo un accordo molto chiaro, da sempre: il premier del centrodestra in caso di vittoria  sarà il leader del partito che prenderà più voti. Saranno gli italiani a decidere. L'obiettivo di Fratelli d'Italia è recuperare voti dai tanti italiani disillusi che non votano più, non toglierli alle altre forze del centrodestra".