Politica

Mes, Di Maio: falso il dibattito sul salva-Stati. Servono 1.500 miliardi

"Questo sul Mes e' un falso dibattito. La questione non e' il Mes, ma dove vuole guardare l'Europa, se da qui ai prossimi 2 mesi o da qui ai prossimi 10 anni. Sure e la linea di credito Bei sono dei passi avanti, ma se contiamo complessivamente i fondi arriviamo a circa 300 miliardi, ne servono invece 1.500, lo ha detto anche Centeno. Di fronte alla potenza di fuoco di Usa e Cina, l'Ue deve mostrarsi all'altezza. Non bisogna pensare una ripartenza, ma una ricostruzione. Sono due cose diverse". E' l'esortazione che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, lancia in un'intervista al quotidiano spagnolo El Correo.

"Oggi - ricorda Di Maio - ci troviamo davanti a una pandemia globale e l'Ue deve riuscire a dare una risposta univoca, forte ed adeguata. Dobbiamo tutti avere bene in mente che questa volta non ci sono scorciatoie, nessuno puo' farcela da solo, questa sfida si vince e si perde insieme e l'Europa ha davanti a se' una scelta molto chiara: reagire con compattezza e in tempi rapidi, oppure farsi trovare un'altra volta impreparata".

"Per affrontare la sfida che ha di fronte l'Ue - ha proseguito - e' chiamata a compiere un deciso cambio di passo. Per chi crede in un'Europa unita, forte e solidale, un'Europa che guardi al futuro, e' il momento di compiere passi risoluti, utilizzando tutti i mezzi per garantire la ripresa economica. E' il momento di ragionare come una squadra", ha insistito Di Maio.

"Ogni Paese ha le proprie posizioni, ma questo e' il momento di far prevalere l'interesse comune su quelli di pochi. Qui non si sta parlando di quali aiuti servono a italia o Spagna, qui dobbiamo chiederci quale futuro vogliamo dare ai nostri figli, ai nostri nipoti e a tutto il popolo europeo", ha spiegato poi l'ex capo politico dei grillini.

 "Dobbiamo uscire da questa crisi nel miglior modo possibile, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Ne va del futuro dell'Europa stessa, che economicamente si trovera' a competere con i colossi mondiali. Dobbiamo lavorare per rafforzare l'Ue, non per dividerla", ha aggiunto.