Politica

Migranti, Alemanno: "Governo Meloni? Senza credibilità politica". Intervista

Di Alberto Maggi

L'ex sindaco di Roma e storico esponente della destra sociale attacca il governo Meloni sul tema immigrazione: "I Decreti Salvini non funzionano". Ecco perché

Migranti, su Affaritaliani.it i siluri di Gianni Alemanno

 

Ha ragione Matteo Salvini e in generale la Lega a chiedere maggiore fermezza sui migranti e il ripristino dei Decreti Salvini del 2018? "Ha ragione a chiedere maggiore fermezza, ma lo strumento dei decreti Salvini e della chiusura dei porti si è visto che alla fine non funziona. L’obiettivo deve essere quello di non far partire i migranti, mentre è umanitariamente insostenibile tentare di non farli arrivare fermandoli in mezzo al mare".

E' la risposta ad Affaritaliani.it di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e storico esponente della destra sociale alla richiesta della Lega di tornare ai Decreti Salvini del Conte I per fermare gli sbarchi di migranti.

La strategia della diplomazia di Giorgia Meloni con i viaggi in Tunisia è stata un fallimento? "La strada è in parte quella giusta, compresa l’idea del Piano Mattei per l’Africa, ma manca all’Italia quella credibilità politica e militare a cui abbiamo abdicato con la guerra in Ucraina e l’allineamento con Ursula von der Leyen. Con la probabile cancellazione degli accordi con la Cina sulla via della Seta, il Governo si sta privando di una sponda geo-politica fondamentale in Africa come  Pechino. In più dobbiamo andare dai paesi del Nord Africa con strumenti non solo di cooperazione economica ma anche di dissuasione militare".
 
La Lega dovrebbe o potrebbe lasciare il governo sul tema dei migranti? "Non credo che lo farà. È l’insieme della rotta del Governo che dovrebbe essere rivista: Ucraina, posizione negoziale in Europa, strategia economica, incidenza nel Mediterraneo. Ma la Lega ha la lucidità e la determinazione necessarie per fare un’operazione di questo spessore, senza rischiare di provocare il disastro dell’avvento di un governo tecnico come quello Draghi?".