Politica

Musk, Vannacci: "L'Europa Grande si basi su una collaborazione strategica tra nazioni sovrane"

L'eurodeputato della Lega ad Affaritaliani.it sul progetto 'MEGA'

Di Alberto Maggi

"A me piace l’Europa della battaglia di Lepanto, quando le flotte coalizzate di Spagna, Venezia e del Papato sconfissero sonoramente gli ottomani"


"L'Europa deve tornare a essere un faro di civiltà, progresso, scienza, tecnologia e forza abbandonando le derive ideologiche che ne minano l'identità e la competitività". L'eurodeputato della Lega Roberto Vannacci, intervistato da Affaritaliani.it, commenta il progetto 'MEGA' (Make Europe Great Again) lanciato da Elon Musk. "L’Europa è stata grande nei secoli quando ha saputo unire le forze delle sue nazioni, il genio e la determinazione dei suoi popoli e la lungimiranza delle sue élites".

Il generale eletto al Parlamento europee con il Carroccio spiega: "A me piace l’Europa della battaglia di Lepanto, quando le flotte coalizzate di Spagna, Venezia e del Papato sconfissero sonoramente gli ottomani dimostrando che l’unità nella diversità prevale sulle minacce esterne. Ammiro l’Europa dell’impresa della Sublime Porta, sotto le mura di Vienna, quando gli eserciti cristiani accorsi da tutto il Vecchio Continente sconfissero e respinsero i Turchi. Rimpiango l’Europa che ha esportato quasi ovunque sapere, medicina, scienza, tecnologia, agricoltura, arte, e cultura".

"Il progetto dell'Europa Grande, citato da Musk, deve basarsi su una collaborazione strategica tra nazioni sovrane che preservino le proprie identità culturali, valoriali e storiche, ma che sappiano agire insieme per difendere i propri interessi comuni", sottolinea Vannacci.

"Questo significa rilanciare una politica industriale ambiziosa, investire in innovazione e infrastrutture, promuovere una scuola di eccellenza, bloccare l’immigrazione irregolare e difendere strenuamente le radici, il suolo, il sangue, i confini, l’identità dei nostri popoli, lo stile di vita ed il welfare che ci siamo guadagnati con il sudore ed il sangue dei nostri predecessori (perché a noi il welfare non lo ha regalato nessuno). Basta follie distruttive, basta green deal, ideologia gender, deindustrializzazione, decrescita felice, protezione di ogni minoranza, società fluida, inclusione forzata, reddito universale, vittimismo e religione dei diritti umani. E’ finito il tempo della percezione e ora si ritorna nell’era della realtà", conclude l'europarlamentare leghista.

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