Politica
Nordio, ecco il piano svuota carceri: caserme dismesse per i reati più lievi
Il Garante nazionale per i diritti dei detenuti Mauro Palma: "E' tempo di misure alternative". Sindacati della Polizia Penitenziaria scontenti
Carceri, il sindacato della Polizia Penitenziaria a Nordio: "Ora tavolo permanente su criticità"
“Invito il ministro della Giustizia Carlo Nordio ad attivare, da subito, un tavolo permanente sulle criticità delle carceri, che vedono ogni giorno la Polizia Penitenziaria farsi carico di problematiche che vanno per oltre i propri compiti istituzionali, spesso abbandonata a sé stessa dal suo stesso ruolo apicale. La seconda detenuta che ieri sera si è tolta la vita, ad esempio, era arrivata a Torino da Pontedecimo anche perché aveva aggredito il personale per due volte. Una di queste azioni a seguito di sventato suicidio da parte della Polizia Penitenziaria”. Lo dichiara Donato Capece, segretario generale del sindacato di Polizia penitenziaria Sappe.
“Carlo Nordio sostiene di aver ascoltato tutte le proposte, ma non ha mai incontrato i rappresentanti di coloro che operano in carcere 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno e che tanto potrebbero offrire in termini di proposte e progettualità, e cioè i sindacati della Polizia penitenziaria. Soprattutto, il ministro non offre alcuna soluzione concreta, ma solo vaghe promesse e la solita minestra riscaldata della riconversione, a scopo detentivo, delle caserme dismesse”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. "Il ministro, quando pensa al riutilizzo delle caserme in disuso, dovrebbe specificare con quale personale, atteso che alla sola Polizia penitenziaria mancano 18mila unità e di assunzioni straordinarie utili a invertire la rotta del decremento non se ne vedono", aggiunge il sindacalista. "Il ministro ci convochi, anche a Ferragosto, e fermi la strage che si consuma nelle nostre prigioni - conclude De Fazio - e il disastro complessivo i cui effetti si riversano pesantemente pure sugli operatori, in primis quelli del Corpo di polizia penitenziaria, sottoposti a turnazioni massacranti".