Occupati in calo a luglio, choc per Renzi. I dati Istat travolgono il governo
Disoccupazione, ora per Renzi si mette male
Agosto si chiude nel peggiore dei modi per il presidente del Consiglio. Nuovo boom della disoccupazione giovanile e primo calo degli occupati da quattro mesi. Una doccia fredda targata Istat che mette a serio rischio tutti i piani del governo Renzi. Proprio mentre i sondaggi cominciavano a segnalare una leggerissima ripresa del Pd, anche per l'effetto terremoto che spinge l'opinione pubblica a stringersi intorno al potere (chiunque sia a Palazzo Chigi), i nuovi dati Istat fanno rimpiombare l'Italia nel baratro. Ma come, il Jobs Act non stava funzionando? Le riforme dell'esecutivo non avevano rilanciato la crescita e portato fuori il Paese dal tunnel della crisi? Tutto smentito, stando ai numeri (che si aggiungono a quel drammatico Pil a crescita zero del secondo trimestre).
Il quadro si complica ulteriormente e per Renzi e Padoan sarà molto difficile riuscire a scrivere una Legge di Bilancio che consenta un considerevole taglio delle tasse per imprese e lavoratori, per non parlare dei pensionati (e di chi in pensione vorrebbe andare) che rischiano di restare con il cerino in mano. Politicamente lo choc sull'occupazione farà riemergere le polemiche della minoranza dem, con D'Alema ormai che definisce Renzi "peggio di Berlusconi" (leggi qui). Il tutto con il referendum istituzionale alle porte. A questo punto è molto probabile che il presidente del Consiglio tenterà la carta dei rinvio con la scusa del sisma nel Centro Italia sperando che nel 2017 la situazione sia migliorata. Anche se il premier ha affermato che la legislatura andrà comunque avanti fino al 2018, una (probabile) vittoria del no alle riforme (i sondaggi danno il sì sotto il 50%) provocherebbe una tempesta politica alla quale molto difficilmente Renzi riuscirebbe a sopravvivere.