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Orlando: "Ho fatto da cavia in Liguria. Con questa spaccatura nel Csx, a livello nazionale la sconfitta è certa"

di redazione politica

Il dem dopo la sconfitta contro Bucci: "La gestione non ottimale del riavvicinamento con Iv ha creato tensioni anche nel Pd"

Liguria, Orlando: "Così non si vince". Lo sfogo contro i suoi dopo la sconfitta con Bucci

Andrea Orlando ha perso le elezioni, il nuovo governatore della Liguria è Marco Bucci che ha battuto lo sfidante per appena 8.400 voti. Il candidato del Csx si sfoga dopo la sconfitta: "In politica, la cosa peggiore è perdere quando puoi vincere" sussurra a una volontaria che lo avvolge in un abbraccio. "Siamo stati una cavia. Abbiamo provato sulla nostra pelle - dice Orlando a Il Corriere della Sera - quel che può accadere senza una coalizione ben strutturata alle proprie spalle. Puoi essere unito fin che vuoi a livello locale, e noi lo siamo stati, e io ne sono orgoglioso. Ma se non c’è qualcuno che tira le fila a livello nazionale, è come correre con dieci chili in più sulla schiena". Ma Orlando non rimpiange il fatto di non avere strappato e di avere fatto buon viso a cattiva sorte, come la sua segretaria nazionale. "Non credo fosse possibile fare diversamente".

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"Non c’era solo il veto di Conte. Se i renziani, anche senza simbolo di partito, - spiega Orlando - fossero entrati nella mia lista personale, a quel punto si sarebbe inalberato Calenda, in perenne competizione con Renzi. Anche Italia viva ligure non era neutrale in questa dinamica. A partire da agosto, una settimana dalla chiusura delle liste uno dice no tu no, e un altro pone dei distinguo, un altro ancora va per i fatti suoi. Senza una cabina di regia nazionale, è come fare un cubo di Rubik". In questo contesto, una frase del sempre misurato Orlando sembra chiamare in causa Elly Schlein, pur senza nominarla. "A partire dall’inizio dell’estate, la gestione non ottimale del riavvicinamento con Italia viva, ha creato tensioni anche all’interno del Partito democratico".

"Tutte le forze di centrosinistra - conclude Orlando a il Corriere - hanno collaborato a livello locale. Ma le evidenti difficoltà del campo largo nazionale hanno pesato sulla nostra realtà, facendoci pagare un prezzo altissimo, come una sconfitta che sarebbe stata evitabile dando prova di maggiore coesione. Con questa situazione, a livello nazionale la sconfitta sarebbe certa".