Politica
Manovra, FdI: "Se necessario chiederemo un contributo alle banche. Serve anche al sistema creditizio sostenere la crescita"
Manovra ed extraprofitti/ Parla Osnato, responsabile economico di FdI: "Senza contrapposizione tra governo e sistema del credito". Intervista
L'intervista di Affari a Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d'Italia
"Noi dobbiamo pensare e ragionare a una prospettiva economica, finanziaria e sociale della nazione. In questi giorni stiamo capendo quali sono le priorità e le necessità degli italiani da inserire nella Legge di Bilancio e quanto costano queste misure", spiega ad Affaritaliani.it Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera e responsabile economico di Fratelli d'Italia.
"Sul fronte del reperimento delle risorse approfitteremo certamente delle maggiori entrate tributarie e di una serie di fattori positivi che ci sono stati negli ultimi mesi e poi valuteremo con serenità se anche dal sistema delle banche potrà arrivare un contributo per far crescere ulteriormente l'economia italiana. Ma senza alcun contrasto tra il governo e il mondo creditizio. Se sarà utile e necessario, sono certo che le banche saranno le prime a voler contribuire perché conviene anche a loro. D'altronde sappiamo tutti che molte famiglie sono andate in difficoltà con l'aumento delle rate dei mutui a causa dei rialzi dei tassi di interesse del recente passato e se poi molti cittadini non riescono a pagare i mutui si arriva ai crediti in sofferenza e così via. Quindi rimettere in circolo denaro è un'opportunità per lo stesso sistema del credito".
Osnato precisa che "non ci sarà alcuna tassa “punitiva” sulle banche, ma - se fosse necessario e ancora non possiamo affermarlo con certezza - troveremo un modo sereno per chiedere alle banche un supporto al bilancio dello Stato e sono certo che saranno le prime a volerlo fare. L'obiettivo è quello che tutti conosciamo: trovare sufficienti risorse finanziarie per sostenere il taglio del cuneo fiscale, la riduzione Irpef anche per il ceto medio e per sostenere gli interventi a favore della natalità. Nulla di deciso, ribadisco, ma se sarà necessario, e non è detto che lo sia, non credo che ci sarà un contrasto tra governo e sistema del credito per questo contributo che potrebbe essere chiesto alle banche a sostegno della crescita del Paese", conclude il responsabile economico di Fratelli d'Italia.