Accordo Sky - Mediaset: serve un'indagine, si rischia il monopolio tv
Secondo l'amministratore delegato di Tim Amos Genish, l'accordo tra Sky e Mediaset aprirebbe le porte al rischio di un 'cartello tv'
"La convergenza dei contenuti, unita alla connettivita', costituisce un modello di business sostenibile che puo' aumentare i ricavi e la soddisfazione dei clienti. Detto cio', non abbiamo molti dettagli sulla cooperazione Sky-Mediaset e aspettiamo di vedere come funzionera'. Credo che le autorita' dovranno esaminare l'intesa attentamente per evitare che dia luogo a una concentrazione ancora maggiore rispetto all'esistente. Si deve anche accertare che tutti i protagonisti del mercato abbiano accesso agli stessi contenuti con le stesse condizioni". Lo afferma alla Stampa Amos Genish, amministratore delegato del gruppo telefonico Tim. "Il grosso della pay-tv - spiega Genish - gira intorno al pallone. Mediapro ha ora ancora piu' interesse a dialogare con Tim sui diritti del calcio, perche' l'accordo di venerdi' rende possibile un nuovo scenario, potenzialmente piu' concentrato. Ho sentito che sono stati sorpresi dal patto Sky-Mediaset, tanto e' vero che hanno sospeso la pubblicazione della gara". Alla domanda se quindi vogliano i gol su Tim Vision, Genish risponde: "Non abbiamo cambiato idea. Valutiamo come avere un po' di calcio su Tim Vision, in funzione della capacita' di coprire adeguatamente i costi e della nostra base-clienti. Continueremo a parlare con Mediapro. E l'interesse e' mutuo" perche', spiega, "il mercato della pay-tv in Italia ha la minore penetrazione in Europa, 32% contro 60% e piu'. Penso sia colpa della concentrazione su uno-due player e del ritardo della fibra. Noi possiamo cavalcare il cambiamento". sul suo ruolo, Genish fa sapere: "Sono stato scelto da Vivendi, ma intendo essere "super partes" nell'interesse dell'azienda", "senza consenso in Cda me ne vado".