Critica l'Islam a scuola e lo sospendono dall'insegnamento: perchè?
Il caso del Professor Marinelli
Se n'è parlato (poco) questa estate, poi è sceso un gran silenzio. Si sa: il silenzio aiuta a non "disturbare" la quiete politicamente corretta che impera nella politica e nei media, con poche meritorie eccezioni.
Mi riferisco alla vicenda letteralmente incredibile di cui è stato vittima il professor Pietro Marinelli.
Ha osato criticare l'Islam a scuola, nel corso di un civilissimo dialogo con una studentessa, è si è ritrovato sospeso dall'insegnamento (e dallo stipendio), e sottoposto a una richiesta di perizia "alla sovietica".
Con un'interrogazione parlamentare, presentata due giorni fa, ho chiesto conto dei fatti e dell'esistenza (o è stato abrogato?) dell'articolo della Costituzione sulla libertà d'espressione, mentre registro un silenzio quasi totale di politica-media-sindacati.
Ormai in Italia chi esprime opinioni critiche su questo tema è trattato come un dissidente.
A questo punto tocca al Governo rispondere. Che fa? Tace e acconsente oppure risponde e ripara?
Daniele Capezzone
@capezzone