Banche, Capezzone potrebbe essere un ottimo presidente di garanzia
Lo ha suggerito un parlamentare veneto come Domenico Menorello, sensibile a quanto è accaduto nel sistema bancario del Nord-Est. Menorello, che non è collega di partito di Capezzone, ma è vicino a Stefano Parisi, ha candidato proprio Daniele Capezzone alla presidenza della Commissione d'inchiesta sulle banche.
In effetti, quella di Capezzone sarebbe una vera candidatura di garanzia.
Ha presieduto la Commissione Finanze della Camera tra il 2013 e il 2015 da posizioni di minoranza, guadagnandosi il rispetto di tutti, anche dei più scettici. È stato tra i primi a lanciare l'allarme su quanto accadeva nel sistema bancario, e lo ha fatto in chiave liberale e non scandalistica. Ha promosso la prima indagine conoscitiva sui derivati. Sia in Parlamento sia nei suoi interventi pubblici, si sforza di proporre soluzioni liberali e pragmatiche.
È un parlamentare di opposizione, e una Commissione d'inchiesta dovrebbe essere guidata dalla minoranza. Ma non ha mai fatto il giustizialista. Avrebbe dunque il profilo giusto, e di garanzia per tutti, per evitare che la Commissione finisca in un buco nell'acqua o si risolva in un lancio di fango reciproco.
Maggioranza e minoranza farebbero bene a pensarci.