Bonus cultura flop: ma il governo lo rinnova - Affaritaliani.it

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Bonus cultura flop: ma il governo lo rinnova

Il Bonus cultura da 500 euro per i diciottenni da spendere in libri, cinema, concerti e musei verrà elargito anche ai ragazzi nati nel 1999. Il rinnovo era stato già previsto con la legge di Bilancio del 2017, ora manca solo il decreto ministeriale che - fanno sapere dalle parti del governo - è quasi pronto e arriverà entro poche settimane, prima della fine dell' estate. La linea, scrive il Foglio, sembra tracciata, ma forse prima di riproporre una politica sperimentale sarebbe utile guardare a come ha funzionato e a cosa è servita.


I dati forniti dal ministero dei Beni culturali possono dare qualche indicazione. Per il primo anno il governo aveva stanziato con la legge di Stabilità 2016 circa 287 milioni dieu ro destinati ai 575 diciottenni nati nel 1998. Al 30 giugno 2017, termine ultimo per richiedere il bonus, si sono registrati 351 mila aventi diritto (circa il 60 per cento del totale). Vuol dire che due ragazzi su 5 non hanno richiesto i 500 euro, facendo scendere il plafond impegnato da 287 a 175 milioni (con un risparmio di 112 milioni). Di questi 175 milioni, che rappresentano il nuovo tetto massimo di spesa, finora sono stati spesi e prenotati 71 milioni (circa il 40 per cento), anche se c' è tempo fino al 31 dicembre per completare gli acquisti.

Davvero i diciottenni si sono avvicinati di più alla cultura? La spesa in libri farebbe pensare di sì, ma siamo sicuri che si è trattato di spesa aggiuntiva, si chiede ancora il Foglio? Il bonus, elargito senza alcuna distinzione di reddito, può essere stato un sussidio alle famiglie più facoltose che hanno semplicemente sostituito il mezzo di pagamento senza aumentare la spesa complessiva. E se anche i 18enni per avessero comprato più libri per un anno, il bonus modificherà la loro dieta culturale e la loro spesa futura? Oppure è possibile che, con tutti quei libri sul comodino, l' anno successivo ne compreranno meno?