Palazzi & potere
Caltagirone alla finestra, azionisti impaludati, ma Rcs è scalabile in Borsa

Anche il renzianissimo Foglio conferma le nostre anticipazioni: Caltagirone per il corriere della sera (e renzi darà la sua bendizione via Gros Pietro).
Caltagirone alla finestra, azionisti impaludati, ma Rcs è scalabile in Borsa.
Ed ecco allora il problema, ecco la spina di angustia e di malaugurio che a Bazoli tiene compagnia da parecchi mesi, e ancora di più da quando Fiat è uscita dall' azionariato: i soldi per l' aumento di capitale chi li mette? Per questo sempre più spesso squilla il telefono di Francesco Gaetano Caltagirone, il costruttore romano, liquidissimo editore del Messaggero, del Mattino e del Gazzettino, lui che con gli amici, mesi fa, prima ancora della fusione tra Repubblica e Stampa, aveva vaticinato: "Alla fine resteranno soltanto tre gruppi editoriali, il mio, Rcs e il gruppo di Carlo De Benedetti". Quasi a voler fare intendere che le sirene del Corriere non lo attirano, malgrado due anni fa Bazoli avesse già provato a coinvolgerlo, e malgrado, in realtà, tutti i suoi amici dicano che l' affare Rcs lo interessa eccome: "Ma Caltagirone per adesso sta alla finestra", dicono. "Sa che ci vogliono soldi, e lui li ha. E sa pure che ci vorrà qualcuno che faccia l' editore sul serio, che abbia testa, che sappia immaginare una ristrutturazione aziendale e industriale del Corriere". Aspetta dunque, Caltagirone. Ma intanto, nell' incertezza, la sferza della realtà comincia a far sprizzare sangue. I mille pietosi conciliaboli, le riunioni di ragionamento organizzate finora da Gaetano Miccichè, direttore generale di Intesa, crepitano come le fiamme nelle stoppie d' inverno: senza approdare a nulla. I quattrini, i quattrini al Corriere chi ce li mette? Un uomo abbastanza ricco e temerario può comprare sul mercato il 30 per cento di Rcs, presentarsi alle banche proponendo un aumento di capitale, e il gioco è fatto. E senza trattare con nessun altro. E chi potrebbe?
Solo Caltagirone, dicono.