D'Alema, i socialisti europei lo scaricano
Cari amici, è con «profondo senso di responsabilità» che condividiamo le nostre preoccupazioni: Massimo D'Alema, che in Italia ha sostenuto la scissione dal Pd, non può più essere il presidente della Feps, la Foundation for European Progressive Studies.
Firmato, sette fondazioni europee di primo piano, scrive la Stampa.
Il preavviso di licenziamento del nostro ex premier è stato recapitato via lettera nei giorni scorsi a tutti i vertici dell' organizzazione che, a Bruxelles, riunisce le fondazioni vicine ai partiti socialisti del continente. Incluso lui, che la presiede con un certo compiacimento dal 2010 («mi occupo quasi esclusivamente di questioni europee e internazionali», ripete sovente), riconfermato all' unanimità un anno fa: il 28 di questo mese si terrà l' Assemblea generale che dovrà rinnovare gli organi ma, stavolta, è a un passo dal benservito.