Palazzi & potere
Dalla rottamazione allo zigzaghismo; Renzi vuole il ring ma scappa negli Usa
Ne parla oggi Renato Brunetta in un ampio intervento sul Giornale
"Ieri ho letto con stupore il colloquio di Francesco Giavazzi con 'Il Foglio'. La tesi? Con la scissione del Pd Renzi puo' trasformare la sinistra in senso liberista". Cosi' scrive Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un intervento pubblicato da "Il Giornale". "Il professor Giavazzi dice che Renzi, sfruttando anche la scissione del Pd, potra' portare il liberismo a sinistra. Sbagliato! Renzi dovra', invece, coprirsi a sinistra dalle bordate che arriveranno da Orlando e da Emiliano. Per non parlare della strategia che l'ex segretario dovra' mettere in campo per osteggiare la possibile buona riuscita dell'operazione messa in atto da Bersani-D'Alema. Allo stesso tempo Renzi dovra' lasciar intravvedere il suo finto 'moderatismo' tentando di conservare il pacchetto di voti post democristiani che ancora il suo Pd riesce a raccattare. Per riuscire in quest'impresa Renzi fara' zig zag su tutto. Viva i giovani e i pensionati, viva i lavoratori autonomi e i dipendenti pubblici, viva gli studenti e i baroni universitari, viva la famiglia e le unioni civili, viva la green economy e i petrolieri, viva gli obbligazionisti truffati e i banchieri, viva il risparmio dei cittadini e i finanzieri della City, viva i magistrati e la riforma della giustizia dalla parte dei cittadini. Fara' come ha fatto nei suoi mille giorni a Palazzo Chigi: il populista peronista 4.0. Altro che liberismo, caro Giavazzi, tornera' con prepotenza la logica delle mance, dei bonus, delle marchette, degli annunci. E lo dice un suo collega che in questi anni ha vissuto cio' di cui parla dalla faticosa trincea del Parlamento e non dalle vellutate e prestigiose colonne della prima pagina del 'Corriere della Sera'. Renzi inaugurera' lo 'zigzaghismo', una riedizione in salsa fiorentina del fallimentare 'maanchismo' di veltroniana memoria. Una sciagura per cio' che resta del Partito democratico (o Partito di Renzi che dir si voglia) una sciagura per l'Italia, per i suoi conti, per la sua credibilita' internazionale. Un pericolo al quale il centrodestra unito di governo dovra' rispondere con una proposta autentica e credibile, per dare speranza al Paese, per invertire la marcia, per completare quelle riforme che, forse Giavazzi dimentica, sono gia' la storia del buon governo di Silvio Berlusconi in dieci degli ultimi vent'anni".