Palazzi & potere

Elezioni 2018: Gli Usa vogliono le larghe intese Renzi-Berlusconi

Elezioni 2018. Gli Usa: più a nostro agio con larghe intese Pd-FI. Ma non chiudono a M5S

«Sorpresi e anche un po' divertiti» dal ritorno sulla scena politica di Silvio Berlusconi. «Nessun pregiudizio sul Movimento Cinque Stelle». Il governo americano, scrive il corriere dlla sera, segue la campagna elettorale del nostro Paese «senza ansie particolari». Sono le voci dell' amministrazione Trump: senior officer che si occupano delle dinamiche politiche in Europa. Hanno accettato di parlare con il Corriere , a condizione di mantenere l' anonimato. Il primo pensiero degli interlocutori americani è per Silvio Berlusconi. «Incredibile come sia stato capace di tornare protagonista, non ce lo aspettavamo». Nel Dipartimento di Stato, in particolare, c' è un «buon ricordo» sugli anni del fondatore di Forza Italia a Palazzo Chigi. «Abbiamo lavorato bene insieme e chiaramente se il suo partito dovesse tornare al potere, per noi sarebbe più semplice». Ma anche la collaborazione con Matteo Renzi è considerata «positiva».

La grande coalizione tra Forza Italia e Partito democratico è considerata l' ipotesi più probabile: «Sarebbe il risultato con cui ci troveremmo più a nostro agio». Interessante e anche inedita è l' analisi sul Movimento Cinque Stelle. «A noi non risultano prove di finanziamenti russi alla Lega o al Movimento Cinque Stelle. Al momento non abbiano neanche indizi di un' interferenza della Russia nelle elezioni italiane.