Palazzi & potere

Elezioni a stelle e strisce; l'analisi dell'istituto Piepoli x Politics

Ripercussioni sul Belpaese

 
Come potevamo aspettarci, le elezioni americane hanno colpito l’opinione pubblica italiana in maniera significativa. Questo anche a causa dell’esito, per molti versi imprevisto, della consultazione. I principali sentimenti connessi alla vittoria del candidato repubblicano, che Istituto Piepoli ha rilevato presso la popolazione italiana attraverso un focus group svolto il 14 Novembre per la trasmissione televisiva Politics, riflettono largamente questa condizione. In particolare, sentimenti positivi quali eccitazione, speranza, risveglio, rivalsa e stimolo si contrappongono all’incredulità, la paura, la rabbia e il senso di instabilità.
Sentimenti positivi e negativi che si riflettono sulla percezione della condizione internazionale: a trasparenza, ritorno ai “valori”, opportunità, democrazia, speranza si contrappongono incertezza, dubbio, crisi, paura, protesta. L’affresco fornito dai partecipanti al focus group rappresenta un mondo forse meno sicuro, segnato dall’incertezza ma certamente anche più carico di aspettative e di speranza.
Questo clima di opinione è presente nelle rilevazioni dell’Istituto Piepoli in parte già dopo le consultazioni in Gran Bretagna e il cosiddetto effetto Brexit. Alcune potrebbero essere le similitudini che hanno mosso gli elettori statunitensi e inglesi, ma bisogna fare attenzione a non sottovalutare il fenomeno trasversale riducendolo a un semplice voto di protesta, di ”pancia”, di reazione o anti establishment. Come molte analisi pubblicate in questi giorni da ricercatori americani evidenziano, l’elettore tipo di Trump non è probabilmente riconducibile solo a un cittadino “non colto”. Il consenso del Presidente Trump è stato trasversale tra i ceti e la popolazione, tra le fasce d’età e le professioni. Lasciando gli Stati Uniti e concentrando la nostra attenzione sugli italiani, il primo dato che registriamo, a una settimana di distanza dall’election night americana è un incremento di 5 punti nella fiducia del Presidente designato.
Molti si stanno domandando in questi giorni se e in che modo le elezioni americane si ripercuoteranno sul prossimo referendum costituzionale. A credere alla possibilità concreta di un “effetto Trump” è un italiano su tre, mentre il 74% ritiene che l’esito delle elezioni americane farà pendere la bilancia a favore del no (il 77% delle donne e degli over 54 e l’80% della fascia 35-54 anni).
A beneficiare della vittoria di Trump, tra i partiti italiani, saranno soprattutto Lega Nord e Movimento 5 Stelle, mentre a pagare dazio, secondo i nostri intervistati, sarà soprattutto il Partito Democratico.
Raccolte tutte le prove vediamo in conclusione chi per gli italiani incarna maggiormente la figura di Trump in Italia. In prima posizione, catalizzando quasi completamente le preferenze,  troviamo Silvio Berlusconi, seguito da Matteo Salvini, leader della Lega Nord, Flavio Briatore (primo dei “non politici”), Beppe Grillo, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, Vittorio Sgarbi e Diego Della Valle.

 

Roberto Baldassari
Presidente Istituto Piepoli S.p.A.
@baldassari