Banca Etruria, Pierluigi Boschi sotto inchiesta per le consulenze d'oro
Banca Etruria, le nuove carte arrivate in Parlamento "La spesa aumentò di trenta volte"
Il padre della sottosegretaria Maria Elena Boschi, Pierluigi Boschi, è sotto indagine anche nel filone delle consulenze di Etruria, insieme a tutto il consiglio di amministrazione del biennio 2013-2014 quando la spesa per i contratti esterni aumentò di trenta volte nonostante i conti della banca fossero già compromessi, scrive Repubblica. Lo si capisce dalla corposa informativa della Guardia di Finanza di Arezzo arrivata ieri alla Commissione parlamentare d' inchiesta sul sistema bancario, insieme ad altre carte dei magistrati. Documenti chiesti nei giorni scorsi dal senatore di Idea Andrea Augello e per i quali il presidente della Commissione aveva sollecitato il procuratore Roberto Rossi.
Le carte sono coperte dal segreto istruttorio perché siamo ancora nella fase preliminare e quindi i parlamentari possono soltanto consultarle sui computer dell' aula di Palazzo San Macuto. Oltre all' informativa sulle consulenze, che secondo l' accusa hanno contribuito al collasso di Etruria, è stato inviato il report integrale dei finanzieri sul " falso in prospetto". Per entrambi i filoni è indagato il cda del 2013, perché in quell' anno furono rifilate le famigerate obbligazioni subordinate ai piccoli risparmiatori grazie a un prospetto informativo ritenuto dagli inquirenti omissivo, e la spesa per le consulenze passò da 500.000 euro a 13 milioni, per superare i 17 milioni l' anno dopo.