Palazzi & potere
Governo, il Quirinale "apre" al rimpasto: retroscena esclusivo
Governo, il Quirinale "apre" al rimpasto: retroscena esclusivo
Forse aveva ragione Matteo Renzi quando diceva "urbi et orbi" che in caso di crisi di governo non ci sarebbero state soltanto le urne. Già, perché in queste ultime ore dal Quirinale giungono segnali molto differenti rispetto a quelli dei giorni scorsi che, in caso di crisi di governo, escludevano qualsiasi altra soluzione che non fosse stata quella delle elezioni anticipate. In poche parole, anche al Colle si starebbe facendo strada l'ipotesi del rimpasto (con il voto di fiducia) se dovesse esserci una crisi del Conte due. L'importante, ragionano dal Colle, è che i partiti abbiano le idee chiare sul da farsi, senza inutili lungaggini e perdite di tempo (onde evitare che l'eventuale crisi trascenda). Ma il "rimpasto" anche con il voto di fiducia non viene più escluso. Più difficile da digerire, per il Colle, l'ipotesi di un governo completamente nuovo come quelli tecnici o di larghe intese: un conto è un rimpasto da chiudere in pochi giorni altra cosa sarebbe avviare delle consultazioni formali (che possono durare settimane o mesi tanto più che nuove maggioranze all'orizzonte non se ne vedono) nel pieno della pandemia e dei piani di rilancio del paese. Insomma, via libera al rimpasto ma stop a governi totalmente nuovi.